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SU-76
JSU-12, JSU-125
Nonostante
la gittata limitata, i razzi ad alto esplosivo erano molto utili nei combattimenti
nei centri abitati per la demolizione di infrastrutture.
Caratteristiche Tecniche
Razzi
Wurfkörper Spreng 28 cm
Peso:
- Complessivo 82,2 kg
- Propellente 6,6 kg
- Riempitivo 49,9 kg
Dimensioni:
- Lunghezza 1,19 mt
- Diametro del corpo 280 mm
Prestazioni:
- Gittata circa 2138 mt
Wurfkörper M F1 50 32 cm
Peso:
- Complessivo 79 kg
- Propellente 6,6 kg
- Riempitivo 39,8 kg
Dimensioni:
- Lunghezza 1,289 mt
- Diametro del corpo 320 mm
Prestazioni:
- Gittata circa 2028 mt
Cenni Storici
I razzi da 28 cm e da 32 cm, distribuiti all'esercito tedesco nel 1940, precedettero
quelli da 15 cm, i cui primi esemplari furono pronti per la distribuzione
ai reparti nel 1941. Essi avevano lo stesso motore a razzo, ma il carico utile
era diverso. Entrambi erano poco maneggevoli e ingombranti e di forma scarsamente
aerodinamica, anche se il loro carico utile era di grande potenza.
L'arma più piccola era il Wurfkörper Spreng 28 cm (proietto a
razzo esplosivo) provvisto di testata ad alto esplosivo, mentre quella più
grande era il Wurfkörper M F1 50 32 cm provvisto di testata incendiaria
a liquido pesante. Entrambi avevano gittata limitata a poco più di
2000 m ed erano notevolmente imprecisi, nonostante la stabilizzazione giroscopica.
Ogni volta possibile venivano perciò impiegati a massa.
Compensavano tali svantaggi i grandi effetti devastatori che entrambi producevano
sul bersaglio; il razzo ad alto esplosivo, in particolare, era molto più
utile nel combattimento nei centri abitati per la demolizione di case o di
altre infrastrutture.
Entrambi i razzi erano distribuiti ai reparti in gabbie di legno o Packkiste
(casse d'imballaggio), che svolgevano anche la funzione di rampe di lancio
ed erano provviste di semplici gambe di sostegno anteriori per un puntamento
approssimato. In questa forma le due armi potevano essere impiegate dai pionieri
d'assalto per demolire bunker o capisaldi, ma più spesso erano impiegate
in gruppi di quattro, ognuno poggiante su semplici rampe di lancio chiamate
rispettivamente schweres Wurfgerät 40 (rampa di lancio pesante) e schweres
Wurfgerät 41 e differenti fra loro solo perché la seconda era
di tubi d'acciaio invece che di legno. Entrambi i razzi parteciparono anche
ai bombardamenti pianificati come durante l'assedio di Sebastopoli nel 1942.
Tale sistema di lancio era fisso; per avere una certa mobilità della
posizione di lancio venne sviluppato il Nebelwerfer 41 28/32 cm, semplice
rimorchio con rampe per sei razzi in due file sovrapposte di tre, che dopo
il Nebelwerfer 41 da 15 cm fu inizialmente il più importante materiale
in dotazione ai reparti Nebelwerfer.
Un altro lanciatore più mobile fu lo schwerer Wurfrahmen 40 (lanciarazzi
pesante) in cui sei rampe di lancio erano montate (tre su ciascun lato) sui
fianchi di un veicolo speciale SdKfz 251/1 semicingolato. I razzi erano sistemati
sulle rampe laterali nei loro contenitori a gabbia. Il puntamento si effettuava
volgendo semplicemente il veicolo verso il bersaglio dopodiché i razzi
venivano lanciati uno alla volta in una successione prestabilita. Questa combinazione
razzi/veicolo ebbe vari nomi, ma fu spesso soprannominata "Stuka-zu-Fuss"
(bombardiere a piedi) o "heulende Kuh" (vacca mugghiante), e venne
frequentemente impiegata a sostegno di operazioni di mezzi corazzati, specie
nei primi giorni dell'invasione dell'Unione Sovietica. In seguito altri veicoli,
di solito francesi di preda bellica, o altri proveniente da requisizioni,
andarono ad aumentare le disponibilità di lanciarazzi mobili.
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