La maggior parte dei semoventi tedeschi aveva scarsa corazzatura cosicché, quando venne richiesto uno speciale cannone d'assalto per il sostegno ravvicinato, fu prodotto il Brummbär.

Caratteristiche Tecniche
Tipo: obice d'assalto pesante semovente
Equipaggio:
5 uomini
Peso:
28.200 kg
Motore:
Maybach a 12 cilindri a V a benzina da 265 hp
Dimensioni:
- Lunghezza 5,93 mt
- Larghezza 2,88 mt
- Altezza 2,52 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 40km/h
- Autonomia su strada 210 km
- Guado 0,99 mt
Armamento: 1 obice da 15 cm e 1 o 2 mitragliatrici da 7,92 mm

Cenni Storici
Malgrado la loro efficienza, i cannoni d'assalto StuG III erano considerati nel 1943 troppo poco corazzati per il loro compito sicché venne ritenuto necessario approvvigionare un nuovo veicolo d' assalto pesante. I semoventi sIG 33 15 cm in servizio non avevano la corazzatura di protezione richiesta dal compito di sostegno ravvicinato di fuoco e allora, dato che il carro PzKpfw IV veniva gradualmente sostituito dal Panther e dal Tiger, si colse l'occasione per produrre uno specifico veicolo d'assalto basandosi sulle ultime versioni del PzKpfw IV.
I primi esemplari apparvero nel 1943 sotto la designazione Sturmpanzer (carro d'assalto) IV Brummbär. Il Brummbär aveva struttura a cassone formata da piastre corazzate inclinate disposte nella parte anteriore di un PzKpfw IV senza torretta ed era armato con un obice appositamente costruito installato in un supporto a sfere sulla piastra frontale. L'obice, denominato Sturmhaubitze 43 (obice d'assalto), costituiva una versione accorciata, lunga solo 12 calibri, del sIG 33 da 15 cm ed era tutt'intorno protetto da una corazzatura, spessa 100 mm nella parte anteriore, che dava buona protezione all'equipaggio di cinque uomini. Successivamente vennero aggiunte le piastre protettive laterali, non aderenti, e tutti i veicoli vennero cosparsi di una sostanza pastosa tipo stucco, detta Zimmerit, che impediva alle cariche magnetiche, impiegate da squadre di cacciatori di carri, di aderire allo scafo. Nei successivi modelli fu montata sulla piastra anteriore dello scafo una mitragliatrice, perché era stata sentita la mancanza, nelle prime versioni, di un'arma per la difesa vicina.
Nell'ampio scomparto di combattimento del Brummbär potevano essere stivati 38 proietti da 15 cm. Il capopezzo sedeva dietro l'obice e impiegava, per la scelta dei bersagli, un periscopio montato sul tetto. Due uomini fungevano da serventi caricatori, mentre un terzo da puntatore. Il pilota rimaneva di norma nel suo sedile sul davanti a sinistra. La maggior parte dei bersagli era ingaggiata a tiro diretto, ma vi era la possibilità di effettuare tiro indiretto. Prima della fine della guerra furono prodotti circa 313 Brummbär, la maggior parte dei quali impiegati di solito in sostegno a reparti di fanteria corazzatura e di fanteria.
I veicoli avanzavano simultaneamente alle prime ondate delle truppe attaccanti e distruggevano capisaldi e ricoveri protette. La fanteria doveva rimanere vicina per impedire a squadre di cacciatori di carri di accostarsi ai Brummbär, che erano sempre vulnerabili, a breve distanza, alle armi controcarri, soprattutto perché lo spessore di alcune delle corazze laterali non superava i 30 mm. I Brummbär operavano in genere singolarmente o in coppia, distribuiti su un settore di attacco. Come armi difensive avevano minore efficacia, perché il corto obice era di limitato rendimento contro i mezzi corazzati in quanto il compito principale era di attaccare obiettivi vulnerabili ai proietti ad alto esplosivo.
Un fattore che limitava la mobilità del Brummbär ora il peso, responsabile della pressione che il mezzo esercitava sul terreno: abbastanza agile sulle strade, il veicolo affondava infatti facilmente fuoristrada su terreno molle. Il Brummbär fornì spesso esattamente il livello di sostegno di fuoco necessario alle fanterie.

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Cannone Semovente
Brummbär