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Zukov, II salvatore di Mosca
"Quando mi si chiede cosa ricordo soprattutto dell'ultima guerra io rispondo
sempre; la battaglla di Mosca, In quelle dure condizioni, che a volte erano
di una complessità e difficoltà addirittura catastroflche, le
nostre truppe divennero temprate, mature, esperte e quando ricevettero i minimi
mezzi tecnici necessari, queste forze difensive e in ritirata furono trasformate
in una potente forza offensiva."
Chi parla è il generale sovietico Zukov e la battaglia di Mosca èquella
che si svolse nel novembre-dicembre 1941, quando i soldati tedeschi erano
giunti fino a un minimo di otto chilometrl dal centro della capitale sovietica.
Prosegue Zukov: "Nella battaglia di Mosca, l'Armata Rossa, per la prima
volta in sei mesi di guerra, inflisse una massiccia sconfitta strategica al
principale raggruppamento delle forze hitleriane. Prima del combattimento
nell'area di Mosca, vi erano state alcune azioni che avevano avuto un esito
abbastanza buono per le nostre truppe in altri settori del fronte sovietico-tedesco,
ma non possono essere paragonate con i risultati della grande battaglia di
Mosca, dove l'organizzata e risoluta difesa contro le forze superiori di Hitler
e il rapido passaggio alla controffensiva arricchirono l'arte mllitare sovietica
e dimostrarono la crescente maturità operativa e tattica dei capi militari
sovietici".
E' importante dire che della battaglia di Mosca il generale Zukov fu il principale
protagonista, tanto è vero che si meriterà da allora in poi
il soprannome di "Spasitel", cioè il salvatore, appunto,
di Mosca. La baldanzosa fede nella vittoria di questo simpatlco generale sovietico,
che nel dopoguerra diventa amico dl molti generali alleati, si rivela nella
frase con la quale risponde all'inizio di dicembre a Stalin che gll chiede
se era realmente possibile salvare la capltale: "Terremo Mosca, senza
il minimo dubbio!" e nelle fasl successlve della guerra la sua parola
d'ordine sara sempre: "Avanti! Non ci fermeremo fino a Berlino!"
Protagonista della controffensiva
Georgij Zukov nasce, flglio di un calzolaio, il 19 novembre 1896 presso Strelkovka,
nel distretto di Kaluga. All'inizio della prima guerra mondiale, a nemmeno
18 anni, presta servizio nell'esercito zarista, entrando nel reggimento cosacco
di Novgorod dei dragoni dello zar. In questo corpo dl cavalleria diventa sottufficiate
e quando nel 1917 scoppiano le manifestazionl contadine e operaie, il giovane
Zukov sl unisce ai rivoltosi.
Entra nella Guardia Rossa, nella 1° Divisione di cavalleria, e prende
parte alla guerra civile contro le truppe dl Wrangel e di Denikin. Fa una
carriera rapida nell'eserclto fino a diventare comandante di divisione, e
poi comandante di corpo d'armata, Nel 1937 è inviato in Manciuria e
si batte contro i giapponesi sul confine estremo-orientale. Nel 1938 è
nominato vice comandante di tutte le truppe del distretto della Bielorussia.
Nel 1940 raggiunge il grado di comandante di armata e l'anno successivo, dopo
l'inizio dell'invaslone tedesca dell'Unione Sovietica, diventa capo di stato
maggiore dell'Armata Rossa ed è scelto da Stalin per comandare lo schieramento
sovietico in difesa della capitale che si troverà ben presto a portata
di mano delle armate tedesche. La linea del fronte all'inizio del mese di
dicembre del 1941 separava nella parte settentrionale il Gruppo di Armate
Nord del generale tedesco Leeb dal fronte di Kalinin del generale Konev; al
centro da una parte c'era il gruppo di armate del Centro tedesche comandate
dal generale Bock e poi dal generale Kluge e dall'altra il fronte occidentale
presidiato da Zukov, mentre nella parte meridionale le posizioni sovietiche
erano tenute dal fronte sud-occidentale del generale sovietico TimoSenko.
La
potente offensiva tedesca, che aveva divorato i chilometri nelle settimane
che avevano preceduto l'arrivo del gelo invernale, si arena a breve distanza
da Mosca il 5 dicembre 1941. Fu allora che Hitler diede ordine ai propri generali
di fermarsi, con l'intenzione di svernare e di riprendere l'attacco con l'arrivo
della primavera senza perdere alcuna posizione. Fu un errore clamoroso di
Hitler, il quale d'altra parte dovette dare ascolto ai suoi generali che gli
prospettarono l'impossibilita di muovere le forze corazzate nelle terribili
condizioni atmosferiche che si erano andate determinando.
II 5 dicembre 1941 l'iniziativa poteva quindi passare al sovietici, abituati
a battersi avendo il "generale Inverno" come alleato, e questi non
si lasciarono sfuggire l'occasione propizia. Così, da una disperata
difesa si passò a un contrattacco e poi a un'offensiva strategica.
Il generale Zukov fu il protagonista della controffensiva che consentì
nel mese di dicembre e poi in quello di gennaio dl bloccare l'avanzata tedesca
e di allontanare la linea del fronte dagli immediati accessi alla capitale.
Membro della Stavka
II successo porta in primo piano le qualità di Zukov che entra così
a far parte della Stavka, il quartiere generale dell'alto comando, insieme
a VoroSilov, Molotov e al capo di stato maggiore generale SapoSnikov, Zukov
partecipa con successo a diverse fondamentali fasi successive della seconda
guerra mondiale. Zukov, infatti, tornerà in primo piano in occasione
della battaglia di Stalingrado. E' infatti lui a preparare, insieme ai generali
Voronov e Vasilevskij, il piano offensivo scattato a partire dal 19 novembre
1942 che consentirà ai sovietici di isolare la 6° Armata del generale
tedesco Paulus, circondandola completamente e tagliandole le vie di rifornimento
in modo da ridurla alla resa.
Partecipa poi alla battaglla di Kursk e a quella di Crimea finché,
nella sua qualità di comanante del secondo fronte bielorusso, prende
parte alle fasi decisive della guerra, partecipando in prima persona alla
conquista di Berlino. Ecco come Zukov ha ricostruito la vigilia della grande
battaglia che portò alla conquista della capitale tedesca: "La
straordinaria ed estremamente complicata operazione contro Berlino richiese
una preparazione eccezionalmente accurata a tutti i livelli. Le truppe del
gruppo di armate bielorusso si trovarono di fronte al compito di aprirsi un
varco in una zona profondamente e ininterrottamente scaglionata di forti linee
difensive che iniziava sull'0der e che finiva nella città fortificata
di Berlino. Durante il corso dell'intera guerra non avevamo mai dovuto prendere
una città cosi potentemente fortificata come Berlino. La sua area totale
era pari a quasi 900 chilometri quadrati, La metropolitana e l'estesa rete
di tunnel sotterranei davano al nemico una estrema mobilità. La stessa
città e i suoi dintorni erano stati accuratamente predisposti per una
accanita difesa. Ogni strada, piazza, incrocio, casa, canale e ponte costituiva
un elemento dell'intero sistema difensivo della città".
Alla vigilia dell'inizio della battaglia, il generate sovietico esorta i suoi
soldati: "Soldato sovietico, comportati in modo che non soltanto i tedeschi
di oggi, ma i loro lontani discendenti tremino, ricordandosi di te".
Lo schieramento russo per l'attacco a Berllno è così costituito:
a nord il secondo gruppo di armate bielorusso al comando di Rokossovskij,
al centro il primo gruppo di armate bielorusso al comando di Zukov e al sud
il primo gruppo di armate ucraino al comando di Konev. Complessivamente, i
russi mettono in campo due milioni e mezzo di uomini suddivisi in 150 dlvisioni,
armate di tutto punto, con oltre 40.000 cannoni, 6500 carri armati e piu di
8000 aerei.
"Il nemico" ha scritto Zukov "gettò nella battaglia
tutto quello che poteva. l generali di Hitler sottrassero numerose forze dalle
difese di Berlino, compresa l'artiglieria antiaerea. Ciò rallento in
parte il ritmo dell'offensiva. Ma era ormai questione di giorni."
Foto: Rokossovskij, Montgomery e Zukov |
Bandiera rossa sul Relchstag
Seguiamo l'approssimarsi della vittoria nelle parole di Zukov: "Tutti
desideravamo annientare il raggruppamento nemico nella città di Berlino
per il 1° maggio, in modo da rendere più gloriosa la festa per
il popolo sovietico. Ma il nemico, sebbene agonizzante, continuava a resistere
casa per casa, sfruttando ogni cantina. ogni pezzo di pavimento e di tetto.
Ciononostante, le truppe sovietiche presero un isolato dopo l'altro, casa
per casa. Le truppe dei generali Kuznecov, Berzarin e Bogdanov si awicinarono
sempre piu al centro di Berlino. Allora giunse il tanto atteso segnale dal
comandante d'armata Kuznecov: era stato preso il Reichstag e su di esso sventolava
la nostra bandiera rossa".
Quando il 25 luglio 1945 sulla Piazza Rossa di Mosca si svolge la grande parata
per celebrare la vittoria sulla Germania, Zukov ha l'onore di essere l'unico
generale che, insieme a Stalin, prende posto sulla terrazza del mausoleo di
Lenin. Durante la seconda guerra mondiale ha ottenuto tre stelle d'oro di
eroe dell'Unione Sovietica.
Nominato comandante delle truppe sovietiche di occupazione in Germania all'indomani
della fine della seconda guerra mondiale, Zukov ricopre questa carica fino
al marzo 1946, quando cade in disgrazia presso Stalin che lo trasferisce al
comando della circoscrizione di Odessa, un incarico quasi da pensionato. Dopo
la morte di Stalin (5 marzo 1953) Malenkov lo richiama a Mosca, nominandolo
vice ministro della Difesa. Diviene poi ministro della Difesa e in questo
ruolo lo si rivide in Occidente, per esempio alla prima conferenza al vertice
di Ginevra insieme a Molotov, Kruscev e Bulganin. Entra anche a far parte
del presidium come membro di diritto, ma nell'ottobre 1956 viene improwisamente
esonerato da Kruscev da ogni funzione. Muore a Mosca il 18 giugno1974.
Bibliografia: Vedi pagina contatti
Gen. Georgij Zukov |