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SU-76
JSU-12, JSU-125
Destinato
principalmente al traino di armi leggere e al trasporto della relativa squadra
di servizio, ma numerose varianti furono poi realizzate nel corso della sua
produzione per adattarsi alle necessità locali.
Caratteristiche Tecniche
Equipaggio: 8 uomini
Motore: Maybach HL 38 o 42 a 6 cilindri a
benzina da 100 hp
Dimensioni:
- Lunghezza 4,74 mt
- Larghezza 1,83 mt
- Altezza 1,62 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 65 km/h
- Autonomia su strada 150 km
Armamento:
- Vedere testo
Cenni Storici
Dalla massa e dal peso dell'SdKfz 9 da 18 t, le sequenza numerica passò
al più leggero dei trattori di artiglieria, l'SdKfz 10 leichter Zugkraftwagen
(trattore leggero). Questo ebbe origine da una specifica pubblicata nel 1932
dall'esercito e venne sviluppato dalla Demag di Wetter nella Ruhr.
Il prototipo fu pronto nel 1934 e nel 1937 venne costruito il modello di serie
(D 7), che rimase in produzione, praticamente inalterato, fino al 1944. Il
compiti cui venne destinato furono il traino di armi leggere della fanteria
e di altre formazioni, e il trasporto della squadra di servizio dell'arma
stessa fino ad un massimo di otto uomini.
Fra queste armi vi furono il cannone controcarri Pak 35/36 da 3,7 cm, il cannone
leggero di supporto fanteria leIG da 7,5 cm ed il più pesante cannone
di fanteria sIG 33 da 15 cm. Fra le altre armi trainate furono i cannoni contraerei
leggeri e successivamente, nel corso della guerra, i cannoni controcarri Pak
38 da 5 cm e Pak 40 da 7,5 cm. Dal veicolo base derivò anche la serie
SdKfz 250. La produzione dell'SdKfz 10 venne realizzata in due centri principali:
la Sauerwerke di Vienna e, dopo il 1943, quando questa fu destinata ad altra
produzione, la Mechanische Werke di Cottbus. Il totale dei mezzi prodotti
fu elevato per gli standard tedeschi in quanto furono completati oltre 17.000
esemplari.
La versione più numerosa fu il trattore di base, ma come di consueto
esso venne impiegato anche in altri ruoli. Le prime varianti furono aderenti
alle previsioni di una guerra futura; tra di esse - l'SdKfz 10/1, l'SdKfz
10/2, l'SdKfz 10/3 - furono veicoli per la guerra chimica: il primo per la
ricognizione chimica provvisto di equipaggiamento speciale; gli altri due
per la decontaminazione, provvisti di soluzioni speciali contenute in fusti
o in serbatoi per la bonifica dei materiali. Risulta che di tali veicoli venne
prodotto un numero limitato di esemplari e nessuno di essi venne mai visto
in opera. Le cose andarono diversamente per l'SdKfz 10/4 l'SdKfz 10/5 sui
quali vennero montati, dal 1939 in poi, cannoncini contraerei leggeri da 2
cm a bocca da fuoco singola e precisamente il cannoncino Flak 30 sull'SdKfz
10/4 e il cannoncino a tiro rapido Flak 38 sull'SdKfz 10/5. I due veicoli
avevano una struttura tale che le sponde laterali e quella posteriore potevano
essere abbassate in modo da costituire una piattaforma di lavoro per la squadra
di servizio; molti esemplari che operarono in supporto diretto di formazioni
terrestri (diversamente dai veicoli impiegati dalla Luftwaffe) furono provvisti
di corazza extra a maggiore protezione del posto del pilota.
Come era normale in quel tempo, furono apportate modifiche non ufficiali alla
serie SdKfz 10 per il trasporto di altre armi secondo le necessità
locali, una delle più comuni tra queste ultime fu il cannone controcarri
Pak 35/36 da 3,7 cm che di solito veniva montato con tutto lo scudo in modo
da sparare in avanti; meno comune fu il successivo Pak 38 da 5 cm trasportato
in modo analogo.
Bibliografia: Vedi pagina contatti
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