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Cenni Storici
La fascina è un mezzo di combattimento del genio risalente all'antichità
che venne resuscitato per la guerra corazzata durante la Prima Guerra Mondiale
per essere utilizzato dai carri partecipanti alla battaglia di Cambrai. In
quella occasione le fascine vennero impiegate nel modo tradizionale, gettandole,
cioè, nelle trincee per consentire il passaggio di altri carri armati;
lo stesso impiego ebbero durante la Seconda Guerra Mondiale. Il metodo normale
consisteva nel tagliare ramaglie e legarle in grossi fasci lunghi circa 3
mt, che venivano poi uniti in rotoli di 2-2,5 mt di diametro e tirati sopra
"culle" di legno o di acciaio allogate nella parte anteriore del
carro. Esse poi venivano tenute ferme da cavi che potevano essere sganciati
dall'interno del carro.
Lo svantaggio principale era costituito dal fatto che le fascine di solito
restringevano la visibilità del pilota cosicché un membro dell'equipaggio
doveva mettersi in posizione tale da poter guidare il pilota. Vennero fatti
tentativi di impiego di periscopi per rimediare all'inconveniente, ma alla
fine la soluzione trovata consisté nella riprogettazione della forma
della culla portafascine.
Un particolare tipo di fascina poteva essere impiegato anche per costruire
una carreggiata su terreno molle e rotto; realizzata arrotolando tratti di
paletti da recinzione uniti insieme da un cavo metallico, come appunto quelli
di una comune recinzione, la carreggiata veniva svolta da un Churchill AVRE
che vi passava sopra consentendo così ai veicoli successivi di utilizzarla
a loro volta. Con tale sistema si potevano stendere rotoli di 30,5 mt, mentre
carreggiate più consistenti potevano essere costruite con sistema analogo
utilizzando tronchi di legno legati insieme, che realizzavano un vero tappeto
di tronchi d'albero.
Foto: Churchill AVRE del dopoguerra provvisto di una torretta del tipo originario impiegato sul Centurion e dotato di lancianebbiogeni. Le limitazioni che la fascian apporta al campo di visibilità del pilota sono evidenti. | |
Foto: Un Churchill AVRE con il Carpetlayer Type C mentre posa una stuoia di iuta su terreno rotto o molle per consentire ad altri veicoli, ruotanti o cingolati, di procedere avanti. Dispositivi del genere vennero impiegati per attraversare le spiagge della Normandia il 6 giugno 1944. | |
Le carreggiate di paletti da recinzione o di tronchi
di legno erano destinate al passaggio di mezzi pesanti, ma per i mezzi di
assalto venivano impiegate passatoie di iuta, che venivano trasportate sulla
parte anteriore di un Churchill AVRE avvolte su tamburi sostenuti da bracci
laterali o (in un solo tipo) sopra una torretta di un Churchill AVRE Carpetlayer
(posatappeto). Due i tipi principali: il Bobbin Carpet (tappeto da tamburo),
una passatoia di iuta rinforzata ad intervalli da pali di recinzione, larga
quanto un carro armato; una della stessa larghezza di un cingolo. Entrambi
i tipi consentivano, in quanto neutralizzavano le siepi di filo spinato, il
passaggio di soldati a piedi o di veicoli ruotanti; i primi vennero impiegati
a Dieppe nel 1942. Una volta svuotato, o in caso di emergenza, il tamburo
dei due tipi poteva essere abbandonato.
La maggior parte di tali attrezzatura posa-fascine o posa-passatoie erano
trasportate da Churchill AVRE, ma anche da Sherman, per i quali venne costruito
uno speciale portafascine, chiamato Crib (rastrelliera), che consentiva in
una speciale struttura da trasporto con possibilità di scarico sul
davanti, dove lasciava cadere la fascina o il tappeto di tronchi.
Soltanto molto tempo dopo la Seconda Guerra Mondiale vennero sviluppate carreggiate
flessibili di metallo (grelle) in sostituzione delle fascine e dei tronchi
di legno, che erano sempre di breve utilizzazione.
Bibliografia: Vedi pagina contatti
Attrezzature per posa di |