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Cariche di demolizione
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SU-76
JSU-12, JSU-125
Foto: Un Churchill ARV Mk I con il braccio
anteriore di sollevamento eretto e due mitragliatrici Bren da 7,7 mm montate
nello scafo. |
Quasi tutti i tipi di carri alleati vennero, prima
o poi, impiegati nel ruolo di ARV, data la necessità di operazioni
di recupero di carri danneggiati, spesso sotto il fuoco nemico.
Caratteristiche Tecniche
Churchill ARV Mk II
Equipaggio: 5 o 6 uomini
Peso: 40.000 kg
Motore: Bedforn Twin-Six a benzina da 350
hp
Dimensioni:
- Lunghezza 8,28 mt
- Larghezza 3,35 mt
- Altezza 3,02 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 24,9 km/h
- Autonomia su strada 193 km
Armamento:
- Una o due mitragliatrici
Cenni Storici
Il recupero di carri danneggiati o in avaria dalla zona di combattimento è
un aspetto molto importante della guerra dei corazzati, ma spesso l'operazione
di recupero va effettuata sotto il fuoco nemico; il personale addetto ad essa
deve pertanto avere in dotazione veicoli corazzati e - cosa ancora più
importante - tali veicoli debbono essere provvisti di attrezzatura meccaniche
maneggiabili, come verricelli e altri speciali mezzi di recupero.
Quasi tutti i tipi di veicoli recupero corazzati (Armoured Recovery Vehicle
- ARV) alleati impiegati nella Seconda Guerra Mondiale derivavano dalla trasformazione
di carri armati esistenti, di solito esemplari non più nelle migliori
condizioni di operatività e suscettibili perciò di essere destinati
al nuovo compito.
Foto: Un Cromwell ARV impiegato nel traino di un PzKpfw IV tedesco per sgombrare la strada allo scopo di consentire il passaggio di altri veicoli. | |
Foto: Uno Sherman ARV Mk I traina un carro da combattimento Sherman. | |
Foto: Un Tank Recovery Vehicle M32 attraversa
un villaggio dell'Europa Nord-Occidentale nel 1945. |
Quasi tutti i tipi di carri alleati vennero, prima o
dopo, nel corso della loro vita operativa, impiegati nel ruolo ARV, ma i più
utilizzati in campo britannico furono il Crusader, il Covenanter, il Centaur,
il Cavalier, il Cromwell, il Ram e, inevitabilmente, il Churchill. La maggior
parte delle trasformazioni ARV comportò l'eliminazione della torretta
(e quindi dell'armamento principale) e la sua sostituzione con una sovrastruttura
fissa o con uno scomparto aperto per l'equipaggio.
Le attrezzature vennero integrate con l'installazione di verricelli e di vari
tipi di gru a braccio e "capre" di sostegno e di sollevamento. Molti
mezzi vennero dotati anche di vomeri per conferire al verricello migliore
capacità di sollevamento e conseguentemente maggiore capacità
di trazione. Per il ruolo ARV gli inglesi ricorsero abbondantemente anche
a carri Sherman senza torretta.
Gli ARV statunitensi furono in genere veicoli più elaborati; vennero
ricavati su scafi di carri esistenti, ma le trasformazioni furono fatte spesso
nelle fabbriche piuttosto che nelle officine militari e perciò esser
riuscirono molto più accurate. Tipico prodotto americano fu il Tank
Recovery Vehicle (veicolo recupero carri armati) M32; su di questo la torretta
venne fissata e vi venne installato un mortaio da 81 mm che sparava granate
nebbiogene. Nello spazio occupato normalmente dallo scomparto di combattimento
venne collocato un potente verricello della capacità di 27.216 kg e,
sulla parte anteriore dello scafo, fu installata una "capra" a tre
pali convergenti (struttura ad "A"). In tutto lo scafo vennero poi
ricavati alloggiamenti extra per materiali speciali. L'M32 ebbe molte varianti.
Anche la serie carri medi M3 diede origine ad un Tank Recovery Vehicle M31,
provvisto di gru a braccio nella parte posteriore dello scafo. Gli inglesi
fabbricarono la loro versione trasformata dell'M3 Grant eliminando tutto l'armamento
ed installando un verricello nello scomparto principale.
Gli ARV statunitensi furono prodotti in grandissima quantità, tanto
che alcuni M32 vennero poi trasformati in trattori d'artiglieria. Sia gli
ARV statunitensi sia quelli britannici ebbero in comune la caratteristica
di non eguagliare la potenza del carro recupero tedesco Bergepanther che rimase,
infatti, l'ARV più potente della Seconda Guerra Mondiale. Gli ARV alleati
furono, comunque, in grado di fronteggiare, senza difficoltà, la maggior
parte dei compiti di recupero.
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