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SU-76
JSU-12, JSU-125
I carri leggeri furono utili veicoli da esplorazione
ma non ebbero molto successo in azione, perché armamenti e corazzature
erano troppo leggeri ed inoltre i carri erano scarsi quanto a mobilità.
T-40
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T- 60 Fronte Leningrado 1942
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T-60 Fronte Stalingrado 1942-43
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T-70
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Caratteristiche Tecniche
T-40
Equipaggio: 2
uomini
Peso: 5.900 kg
Motore: GAZ-202 a benzina da 70 hp
Dimensioni:
- Lunghezza 4,11 mt
- Larghezza 2,33 mt
- Altezza 1,95 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 44 km/h
- Autonomia 360 km
- Guado anfibio, Pendenza 34°, Gradino 0,7 mt, Trincea 1,85 mt
T-60
Equipaggio: 2 uomini
Peso: 6.400 kg
Motore: GAZ-203 a benzina da 85 hp
Dimensioni:
- Lunghezza 4,11 mt
- Larghezza 2,3 mt
- Altezza 1,74 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 45 km/h
- Autonomia 450 km
- Pendenza 29°, Gradino 0,54 mt, Trincea 1,85 mt
T-70
Equipaggio: 2 uomini
Peso: 9.200 kg
Motore: 2 GAZ-202 a benzina che erogano una
potenza totale d1 140 hp
Dimensioni:
- Lunghezza 4,29 mt
- Larghezza 2,32 mt
- Altezza 2,04 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 44 km/h
- Autonomia 360 km
- Pendenza 34°, Gradino 0,7 mt, Trincea 3,12 mt
Foto: T-40 |
Cenni Storici
Alla fine degli anni trenta l'Armata Rossa aveva già superato la face
del collaudo e del rifiuto del carro per un uomo solo e si trovava nella fase
di sviluppo del carro per due uomini e, all'epoca in cui i tedeschi attaccarono
l'Unione Sovietica nel giugno del 1941, aveva ormai approvvigionato un quantitativo
abbastanza notevole di carri leggeri, risultato di molti anni di lavoro.
Uno di principali tipi di carro del 1940 fu il carro leggero anfibio T-40,
armato di una mitragliatrice da 12,7 mm. Esso era l'ultimo di una lunga serie
di modelli che risaliva al T-27 dei primi anni trenta. Dopo il T-27 vi erano
stati il T-33, il T-34 (da non confondere con il carro medio T-34), il T-36,
il T-37 ed infine il T-38. La maggior parte di questi carri era priva delle
capacità anfibie del T-40 che viene messo in produzione all'incirca
nel 1940, cosicché quando avvenne l'invasione, nel 1941, ne erano stati
completati solo pochi esemplari (230 circa). Molti degli ultimi modelli di
T-40 prodotti (che avevano la prua a lati carenati, di forma aerodinamica
ed una piastra antiflutti ribaltabile) vennero trasformati in mezzi di trasporto
e lancio di razzi Katjusa e non vennero mai impiegati come carri con torretta,
il cui armamento normale era costituito da una mitragliatrice da 12,7 mm ed
una da 7,62 mm. Lo spessore della corazzatura variava da 6 mm a 13 mm.
Mentre era in corso lo sviluppo del T-40 anfibio venne proposta una versione
non anfibia, il T-40S. All'atto dell'invasione tedesca si presentò
la necessità di una rapida costruzione di molti altri carri ed allora
venne messo precipitosamente in produzione il più semplice T-40S, rimodellato
come carro leggero T-60.
Foto: T-60 a Mosca nel 1941 | |
Foto: Il carro leggerto T-60, armato di un cannoncino automatico da 20 mm e di una mitragliatrice coassiale da 7,62 mm. |
Sfortunatamente, una volta in linea, si rivelò
come una specie di disastro perché conservava tutti i lati negativi
del T-40: la corazzatura era troppo leggera e, avendo come armamento soltanto
una bocca da fuoco da 20 mm oltre una mitragliatrice coassiale da 7,62 mm,
non era impiegabile nella lotta contro altre formazioni corazzate. Inoltre
il motore era di potenza talmente inferiore che il carro non poteva tenere
il passo, su terreno vario, con i carri T-34 più pesanti. La produzione
dei T-60 continuò soltanto perché potevano essere costruiti
rapidamente anche da fabbriche piccole e semplici. Montavano motori e moltri
altri complessivi di autocarro ed il T-60A, che apparve nel 1942, aveva una
corazzatura anteriore più spessa (35 mm invece di 25 mm) e ruote solide
invece che quelle a raggi del T-60.
Alla fine del 1941 si lavorava già al successore del T-60. Questo fu
il T-70, la cui prima versione fu provvista di un gruppo propulsore, costituito
da due motori, che non avrebbe mai potuto funzionare efficacemente in azione
e che venne subito sostituito da un sistema revisionato. Per il resto, il
T-70 rappresentò un notevole miglioramento del T-40 e del T-60. Aveva
infatti una corazzatura più pesante (resistente ai colpi del cannone
controcarri da 37 mm) e montava in torretta un cannone da 45 mm ed una mitragliatrice
da 7,62 mm. L'armamento era senza dubbio ancora di efficacia limitata contro
carri più pesanti, ma era pur sempre meglio di quello di una sola mitragliatrice.
L'equipaggio rimase di due uomini e il capocarro doveva fungere anche da cannoniere
e caricatore, il che difficilmente poteva consentire l'impiego del carro singolo
o della unità corazzata.
La produzione del T-60 e del T-70A, che aveva una corazzatura ancora più
spessa, cessò nell'ottobre del 1943, dopo che ne erano stati costruiti
8.226 esemplari. In servizio il carro si dimostrò eccezionalmente inconsistente
ed il suo impiego fu limitato all'appoggio dei reparti di fanteria ed a qualche
compito di esplorazione. Nel 1943, il carro leggero era ormai diventato un
anacronismo, i sovietici cionondimeno ne proseguirono la produzione con il
T-80. Quasi subito dopo l'entrata in produzione di quest'ultimo, i sovietici
si accorsero della sua reale inconsistenza e la linea di produzione venne
utilizzata per la costruzione di complessivi per il cannone semovente SU-76.
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