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SU-76
JSU-12, JSU-125
JSU-122
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JSU-152
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L'JSU-152
fu una potente arma di artiglieria per l'azione ravvicinata e fu anche un
potente cacciacarri.
Caratteristiche Tecniche
JSU-122
Equipaggio: 5 uomini
Peso: 46.430 kg
Motore: diesel a 12 cilindri a V da 520 hp
Dimensioni:
- Lunghezza complessiva 9,8 mt, solo scafo
6,805 mt
- Larghezza 3,56 mt
- Altezza 2,52 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 37 km/h
- Autonomia su strada 180 km
- Guado 1,3 mt
Armamento:
- 1 cannone da 122 mm e 1 mitragliatrice da 12,7 mm
Foto: Un JSU-152 attraversa un fiume durante le ultime fasi della Seconda Guerra Mondiale. Come si vede, questi veicoli trasportano il loro equipaggio sul tetto, ma in azione trasporterebbero squadre di fanteria. Notare le dimensioni del freno di bolla dell'obice. |
Cenni Storici
Il primo affusto semovente pesante di artiglieria sovietico fu il SU-152.
Esso apparve per la prima volta nel 1943 e venne costruito sullo scafo del
carro pesante KV-2, che, secondo il tipico sistema delle ultime progettazioni
della Seconda guerra mondiale, venne preso praticamente senza modifiche; solo
nella sua parte anteriore fu costruito un grosso cassone corazzato. L'arma
fu un obice M-1937 da 152 mm montato in uno scudo ampio e pesante sulla piastra
anteriore della sovrastruttura; sul tetto esistevano portelli, uno dei quali
era attrezzato per l'installazione di una mitragliatrice contraerei. Questo
prima veicolo era destinato sia al compito di arma controcarri sia a quello
di arma pesante d'assalto. Per il ruolo controcarri il SU-152 faceva assegnamento
solo sul peso e sulla potenza del proietto.
Quando la serie di carri KV venne sostituita nella produzione da quella JS,
anche quest'ultima venne impiegata nel ruolo semovente SU. La trasformazione
seguì strettamente quella dell'originario SU-152 e, quando basato sulla
serie JS, il mezzo trasformato venne chiamato JSU-152. All'osservatore il
SU-152 e l'JSU-152 apparivano esteriormente identici, ma l'JSU-152 montava
un obice più moderno chiamalo ML-20S (con 20 colpi al seguito), che
tecnicamente era un cannone/obice molto pesante, specie alle distanze di attacco
della dottrina tattica sovietica. L'arma era protetta da un cassone corazzato
costituito da piastre inclinate di spessa corazza e provvisto di ringhiere
attorno al bordo del tetto allo scopo di favorire la "discesa dal carro"
della fanteria trasportata in azione a bordo del veicolo. Lo spessore massimo
della corazza era di 75 mm.
Foto: Nel 1956 gli JSU-152 erano ancora in servizio
in prima linea quando l'esercito sovietico schiacciò spietatamente
la sollevazione ungherese. Nelle strade di Budapest la mancanza di brandeggio
del cannone si dimostrò un inconveniente serio.
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Foto: Il SU-122 fu un adattamento del carro T-34 praticato
per consentire il trasporto di un obice da 122 mm installato nella parte
anteriore di una sovrastruttura ben corazzata e ben inclinata. Venne
prodotto in grandi quantità per il compito di sostegno ravvicinato,
ma poteva anche essere impiegato per il tiro di artiglieria indiretto.
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L'JSU-152 fu raggiunto dall'JSU-122, veicolo praticamente
identico, che portava un potente cannone chiamato M-1931/4 o A-19S (con 30
colpi al seguito). Questa bocca da fuoco era una versione modificata di quella,
allora standard, M-1931/37 da 122 mm, anche se esisteva un altro cannone,
chiamato D-25S, identico dal punto di vista balistico all'A-19S, ma diverso
nelle modalità di costruzione. Sotto il profilo numerico l'JSU-122
fu meno importante dell'JSU-152, ma potenzialmente più potente perché
impiegava un proietto più veloce di quello da 152 mm, che faceva assegnamento
per l'effetto sul suo maggior peso. Nel 1944-1945 l'JSU-152 e l'JSU-122 furono
all'avanguardia delle avanzate dell'Armata Rossa attraverso la Germania verso
Berlino. Alcuni dei primi elementi ad entrare a Berlino furono proprio reparti
JSU-152, impiegati per la distruzione a distanza ravvicinata di centri di
fuoco.
Se gli JSU ebbero un difetto, fu la mancanza di spazio interno per lo stivaggio
delle munizioni; essi dovevano avere perciò permanentemente al seguito
veicoli corazzati per il trasporto delle munizioni, il che spesso costituiva
un fatto rischioso. Le armi pesanti installate sui veicoli JSU furono considerate
di grande valore nel sostegno diretto alle divisioni corazzate e di fanteria
motorizzata ed entrambi i tipi continuarono ad essere impiegati ancora per
qualche anno dopo la guerra.
Bibliografia: Vedi pagina contatti
Cannoni Semoventi JSU-122 e JSU-152 |