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Il generale della riscossa sovietica
Intimamente legato a Nikita Chruscev, che durante la guerra sarà il
suo consigliere e commissario politico per un lungo periodo di tempo, come
lui ucraino di famiglia poverissima ai limiti della fame, il futuro maresciallo
dell'Unione Sovietica, Andrej Ivanovic Eremenko, nasce a Markovka nel 1892
e frequenta a malapena le scuole elementari. A ventun anni, cioe nel 1913,
il giovanotto che sa appena leggere e scrivere è chiamato a prestare
servizio militare "per la patria e per lo zar". E l'anno dopo scoppia
la guerra. All'inizio del conflitto viene ferito sul fronte della Galizia
e ottiene la promozione a sottufficiale per merito in combattimento. Sono
le giornate drammatiche della rivoluzione borghese di Kerenskij e poi bolscevica
di Lenin.
II giovane Eremenko non ha esitazioni: aderisce a un distaccamento di partigiani
rossi alla fine del 1917 e si getta nel vortice della guerra civile. Nel 1918
entra formalmente nelle file della 1° Armata Rossa ed e ammesso nel partito
comunista. A partire dal 1920 lo troviamo nella cavalleria che lotta selvaggiamente
contro i bianchi in Ucraina e in Crimea. Mentre combatte, sale con notevole
rapidita i gradini della gerarchia, partecipa alla disfatta di Denikin, alla
guerra contro Wrangel e nuovamente in Ucraina, fra il 1920 e il 1921, alla
sanguinosa repressione del movimento autonomo anarchico del famoso Makhno.
Dopo un breve periodo trascorso in una scuola di cavalleria, dove avra Zukov
per compagno, Eremenko è nominato comandante del 55° Reggimento
di cavalleria della 14° Divisione. Frequenta i corsi delle accademie militari
Lenin e Frunze: ormai è un ufficiale superiore e la Russia è
tornata alla "disciplina delle spalline". Sfuggito con un po' di
fortuna (come raccontò egli stesso con molte reticenze) alle epurazioni
staliniane, nel 1938 assume il comando del 4° Corpo cosacco e sarà
alla testa di questa unità, celebre negli annali dell'Armata Rossa,
che partecipa alle "passeggiate incruenti" della Polonia e dei Paesi
Baltici (settembre '39 e giugno '40, al tempo dell'amicizia con i nazisti).
Nel giugno '40 Eremenko e messo a capo del 3° Corpo meccanizzato, con
sede a Vilna, in Lituania.
II grande passo nella carriera di Andrej Ivanovic si ha con l'inizio della
"grande guerra patriottica", come i testi ufficiali russi indicano
l'invasione tedesca. Le prime giornate sono disastrose. II 4 luglio 1941 Eremenko
è nominato tenente generale e designato a sostituto del maresciallo
Semen Timosenko, che a sua volta ha preso il posto dello sfortunato generale
D.G. Pavlov alla direzione del fronte ovest. E' Eremenko a controllare l'azione
delle differenti armate durante la battaglia di Smolensk, cominciata il 10
luglio. Convocato alla Stavka in agosto, assume il comando del fronte di Briansk.
appena formato, dove opera la 2° Armata panzer di Guderian. Compito del
nuovo fronte è di coprire la direzione strategica di Mosca. Dal 15
al 31 agosto le truppe di Eremenko sostengono combattimenti difensivi e scatenano
ritorni offensivi di estrema violenza dalle due parti della Desna: la lotta
continuera fino al 12 settembre e le unità blindate di Guderian vengono
bloccate.
Maresciallo dell'Unione Sovietica
Ferito abbastanza gravemente ai primi di ottobre, guarisce in poco piu di
due mesi e ritorna al fronte. II giorno di Natale del 1941 riceve il nuovo
incarico: è destinato alla testa della 4° Armata d'urto sul fronte
di nord-ovest. Attacca Toropiets e Velij contro la 3° Armata panzer, poi
passa agli ordini del maresciallo Konev, che dirige il fronte di Kalinin.
II 13 febbraio e nuovamente ferito e lascia il comando della 4° Armata
al generale Golikov. In agosto, nominato colonnello generale, coordina l'azione
dei fronti sud-est Stalingrado, con Nikita Chruscev come suo consigliere militare.
Insieme a Zukov e, per quanto riguarda la sola citta di Stalingrado, Cujkov
è certamente Eremenko l'uomo che piu di ogni altro contribuisce alla
grande offensiva scatenata il 19-20 novembre contro l'intero schieramento
meridionale tedesco. Sono di Eremenko le truppe che a Kalac si incontrano
con le unità di Rokossovskij, arrivate dal Don, e stringono in una
morsa le divisioni di Paulus.
Assunto il comando di un fronte sud di nuova creazione, al principio del 1943
Eremenko cerca invano di raggiungere Bataisk, a sud di Rostov, per tagliar
fuori le truppe tedesche in ripiegamento dal Caucaso. La città sarà
espugnata dal suo successore, Malinovskij, il 14 febbraio. Nominato comandante
dell'Armata Autonoma del litorale del Mar Nero, Eremenko partecipa alla riconquista
della Crimea, cooperando con il quarto fronte ucraino del generale Tolbuchin
nella primavera del 1944. In luglio dirige il secondo fronte baltico, prende
l'offensiva in direzione di Riga e conquista Dvinsk il 27. Promosso generale
d'armata, il 13 ottobre libera la capitale lettone; nel marzo 1945 sostituisce
il generale I.E. Petrov alla testa del quarto fronte ucraino, si impadronisce
di Moravska Ostrava il 30 aprile, Olomouc e infine penetra a Praga il 9 maggio.
Eremenko (deceduto a Mosca nel 1970) ha collezionato un bel po' di decorazioni:
maresciallo dell'Unione Sovietica dal marzo 1955, vanta cinque Ordini di Lenin,
un Ordine della Rivoluzione d'ottobre, quattro Ordini della Bandiera Rossa,
tre Ordini di Suvorov di primo grado, un Ordine di Kutuzov di primo grado,
eroe della Repubblica cecoslovacca.
Bibliografia: Vedi pagina contatti
Col.Gen. Andrej Ivanovic Eremenko |