GermaniaItalia
Giappone
U.K.
Bishop
U.R.S.S.
Germania
Italia
Giappone
Usa
U.K.
Cariche di demolizione
Bangalore Torpedo
Flagelli Sminatori
Churchill AVRE
CDL
Posafascine
ARV
Sherman BARV
Rulli Sminatori
Trattori di Artiglieria
Terrapin
DD Sherman
Crocodile
Wasp
U.R.S.S.
Germania
Italia
Giappone
U.K.
U.R.S.S.
SU-76
JSU-12, JSU-125
Caratteristiche
Tecniche
Matilda CDL
Equipaggio: 3 o 4 uomini
Peso: 26.000 kg
Motore: 2 Leyland E148/E149 diesel ciascuno
con potenza 95 hp
Dimensioni:
- Lunghezza 5,61 mt
- Larghezza 2,59 mt
- Altezza 2,51 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 24 km/h
- Autonomia su strada 257 km
Armamento:
- Una mitragliatrice Besa da 7,92 mm
Cenni Storici
La "luce per la difesa del Canale" (Canal Defence Light = CDL),
cui toccò in sorte di non essere mai impiegata, fu realizzata dagli
inglesi sostituendo la normale torretta di un carro con un'altra struttura
nella quale era sistemato un dispositivo di intensa illuminazione notturna
del campo di battaglia. Molti i procedimenti previsti per il suo impiego:
dal semplice accecamento del nemico all'illuminazione generale dell'obiettivo
da battere.
L'idea di montare sui carri dei potenti proiettori venne ventilata per la
prima volta verso la metà degli anni trenta da un gruppo di civili
che la vendettero al ministero della guerra (War Office) britannico nel 1937.
Il War Office effettuò in gran segreto una serie di prove di sviluppo
ed alla fine del 1939 la nuova torretta fu pronta per la produzione. Il segreto
venne mantenuto anche quando il progetto fu battezzato "Canal Defence
Light" (CDL). Le prime nuove torrette prodotte furono destinate al carro
per fanteria Matilda II; tutto il necessario per l'approntamento della CDL
era la sostituzione della torretta normale con un'altra diversa, il che comportava,
peraltro, anche l'effettuazione di alcune modifiche al sistema elettrico del
Matilda II. Nella torretta il proiettore era sistemato dietro una fenditura
verticale nella quale era incorporata una persiana che poteva esser aperta
e chiusa molto rapidamente. La luce era così potente che era difficile
guardare direttamente il raggio anche a grande distanza.
Vennero ordinate circa 300 torretta CDL per trasformare altrettanti Matilda;
una brigata di veicoli Matilda CDL venne dislocata nel Regno Unito ed un'altra
nell'Africa Settentrionale. I responsabili militari, decisi a sfruttare in
pieno le unità CDL in costante attesa dell'opportunità di impiegarle
in modo da ricavarne il massimo dei risultati, rimasero delusi poiché
la campagna nell'Africa Settentrionale arrivò al termine prima che
le CDL potessero dimostrare la loro validità. Doveva, peraltro, ancora
essere effettuato lo sbarco in Normandia e venne previsto di impiegare le
CDL in tale evento. Nel frattempo si pensò che le torrette CDL avrebbero
dovuto essere sistemate su qualche mezzo più moderno dei lenti e mastodontici
Matilda e vennero così scelti, per le campagne successive al giugno
del 1944, i carri Grant, anche ai quali non si presentò mai l'opportunità
di impiego in combattimento. Essi vennero, invece, impiegati per fornire "luce
lunare" artificiale agli attraversamenti del Reno e dell'Elba, nei primi
mesi del 1945.
L'idea delle CDL però attrasse indubbiamente l'attenzione: l'esercito
Usa, rimasto molto favorevolmente impressionato da quanto osservato in varie
dimostrazioni, decise di adottarla. Su sua richiesta vennero prodotte 355
torrette di prevista installazione sui carri, peraltro superati, M3 Lee. Vennero
costituiti sei battaglioni carri per operazioni speciali in Europa e per i
veicoli CDL statunitensi venne utilizzato il nome di copertura T10 Shop Tractor
(trattore officina), ma anche questi mezzi non furono mai impiegati in operazioni.
Bibliografia: Vedi pagina contatti
Veicolo Speciale |