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Nonostante
l'aspetto poco razionale del mezzo, in campo di battaglia si dimostrò
di valido aiuto come sostegno di fuoco ravvicinato ai reparti di fanteria.
Caratteristiche Tecniche
SdKfz 138/I
Tipo: obice semovente per sostegno ravvicinato
alla fanteria
Equipaggio: 4 uomini
Peso: 11.500 kg
Motore: Praga a 6 cilindri a benzina da 150
hp
Dimensioni:
- Lunghezza 4,835 mt,
- Larghezza 2,15 mt
- Altezza 2,4 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 35 km/h
- Autonomia su strada 185 km
- Guado 0,914
Armamento: 1 obice da 15 cm
Foto:
sIG 33 realizzato su PzKpfw I |
Cenni Storici
Ogni battaglione di fanteria tedesco disponeva di una piccola unità
di artiglieria su quattro obici leggeri da 7,5 cm e due obici per fanteria
da 15 cm per il proprio sostegno di fuoco. L'obice da 15 cm divenne noto come
sIG 33 (schwere Infanterie Geschütz 33 = pezzo di artiglieria pesante
per fanteria) e fu un'arma molto utile e versatile, ma pesante, considerato
che l'unico mezzo assegnato alla maggior parte delle formazioni di fanteria
per trasportare a traino tali armi era costituito da pariglie di cavalli.
Appena ebbe inizio la parziale meccanizzazione dell'esercito, il sIG 33 fu
uno dei primi pezzi di cui si esaminò la possibilità di renderlo
semovente. Il primo sIG 33 semovente fu impiegato nel 1940 nella campagna
di Francia. Costituito soltanto da un sIG 33 montato, completo di affusto
e ruote, su di un carro leggero da combattimento PzKpfw I privato della torretta
e designato sIG 33 15 cm auf Geschützwagen I Ausf B (su cassone I mod.
B), esso fu uno dei più semplici semoventi di base tedeschi. Per fornire
protezione all'equipaggio, il mezzo fu dotato di scudi corazzati.
La trasformazione non fu molto soddisfacente perché risultò
che il centro di gravità era piuttosto alto e lo scafo sovraccarico;
inoltre, la protezione fornita dalla corazza del PzKpfw I era insufficiente
e, quindi, nel 1942 venire impiegato il PzKpfw II, sul quale l'obice venne
montato in basso nello scafo. Il risultato fu il sIG 33 15 cm auf Geschützwagen
Il Ausf C SdKfz 121 (SdKfz = SonderKraftfahrzeug = veicolo speciale). Questa
versione ebbe tanto successo che nel 1943 ne venne prodotta una nuova denominata
sIG 33 15 cm auf Fgst PzKpfw II (Sf) Verlängernt (Fgst = Fahrgestell
= scafo; Sf = Selbstfahr = semovente; Verlängernt = allungato). Per il
sIG 33 venne anche trasformato il PzKpfw 38(t), già cecoslovacco. Nel
1942 venne prodotto il primo di una serie di veicoli conosciuti globalmente
come sIG 33 15 cm (Sf) auf PzKpfw 38(t) Bison SdKfz 138. La prima serie aveva
il sommo dello scafo nella parte anteriore dietro o una sovrastruttura corazzata
aperta; questa sistemazione arma/veicolo si dimostrò così valida
che nel 1943 venne standardizzata con la produzione di una nuova versione.
Il nuovo modello, che non era un adattamento di carri esistenti, aveva il
motore avanti (invece che dietro, come in origine), il che aveva comportato
lo spostamento dello scomparto di combattimento nella parte posteriore dello
scafo. La versione prese il nome di SdKfz 138/I e rimase il semovente standard
per il sIG 33 dell'esercito tedesco fino al termine della guerra.
L'SdKfz 138/I aveva un equipaggio di quattro uomini compreso il pilota e,
per insufficienza di spazio, trasportava solo 15 proietti. Vi fu un'altra
versione semovente del sIG 33 realizzata sullo scafo dei PzKpfw III e denominata
sIG 33 15 cm auf PzKpfw III che apparve nel 1941 ed utilizzava una larga sovrastruttura
a cassone entro la quale era sistemato l'obice. La produzione in serie non
venne mai avviata e vennero effettuate soltanto 12 trasformazioni impiegate
poi in azione sul fronte orientale. Tutte le versioni semoventi del sIG 33
vennero impiegate nel loro ruolo originario: sostegno di fuoco ravvicinato
ai reparti di fanteria. Forse i semoventi meglio riusciti furono il Bison
ed il successivo SdKfz 138/I. Vennero prodotti in totale 370 veicoli e alla
fine del 1944 la produzione era ancora in corso.
Bibliografia: Vedi pagina contatti
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