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SU-76
JSU-12, JSU-125
Popolare
ed efficace cacciacarri tedesco.
Caratteristiche Tecniche
Equipaggio: 4 uomini
Peso: 25.800 kg
Motore: Maybach HL 120 a benzina da 265 hp
Dimensioni:
- Lunghezza totale 8,58 mt
- Larghezza 2,93 mt
- Altezza 1,96 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 35 km/h
- Autonomia su strada 214 km
- Guado 1,2 mt, Pendenza 57%, Gradino 0,6 mt, Trincea 2,3 mt
Cenni Storici
L'esperienza di guerra delle campagne del 1942 insegnò ai pianificatori
tedeschi che gli Sturmgeschütz esistenti per il supporto ravvicinato
dovevano essere provvisti di un cannone di calibro superiore per poter continuare
ad essere impiegati anche come semoventi controcarro: l'arma prescelta fu
la versione lunga del cannone per carro da 7,5 cm che armava in Panther. Il
cannone era lungo 70 calibri (mentre la versione per carro e controcarri della
famiglia del Pak 40 erano lunghe 49 calibri) e la sua sistemazione sullo Sturmgeschütz
III presupponeva importanti e lunghe modifiche, per cui si decise di prendere
a base lo scafo, più largo, dle PzKpfw IV nella quasi certezza di un
buon risultato.
Si dette subito impulso alla progettazione che nel 1943 diede alla luce lo
Jagdpanzer IV Ausf F fur Pak 39 7,5 cm o Panzerjäger 39; ma, quando furono
pronti i primi esemplari, lo Jagdpanzer dovette accontentarsi dei cannoni
da 48 calibri perché i cannoni da 7,5 cm lunghi erano stati assegnati
ai carri Panther. I primi Jagdpanzer IV apparvero nell'ottobre del 1943 e
disponevano dei ben collaudati complessivi delle sospensioni e del motore
del PzKpfw IV, mentre utilizzavano il nuovo scafo corazzato con le lamiere
laterali bene inclinate: lo scafo era molto più basso della combinazione
scafo/torretta del carro; il cannone era montato sulla lamiera anteriore ben
protetto da uno scudo.
Lo Jagdpanzer divenne presto popolare per la sagoma bassa e lo scafo ben protetto
e le richieste dei reparti cominciarono a fioccare. Il cannone era abbastanza
potente da impegnare in pratica ogni carro nemico. L'armamento secondario,
costituito da due mitragliatrici MG34 oMG42, si rivelò molto efficiente.
I carristi tedeschi ritenevano che lo Jagdpanzer IV fosse sufficientemente
idoneo cosi com'era e non avesse bisogno di un cannone più potente,
ma Hitler confermò che si dovesse montare sul mezzo il cannone da 7,5
cm più lungo.
Nel 1944 apparvero perciò alcuni Jagdpanzer IV mit Stuk 42 7,5 cm con
il cannone lungo 70 calibri, ma la modifica della linea di produzione tedesca
richiedeva troppo tempo per la pazienza di Hitler, il quale insistesse che
la trasformazione avvenisse anche se comportasse la completa diversione a
tale scopo della intera produzione di carri PzKpfw IV; apparve così
un terzo Jagdpanzer IV affrettata trasformazione di uno scafo base del PzKpfw
IV alla forma di quello inclinato dello Jagdpanzer IV armato di cannone da
70 calibri. Il nuovo modello venne chiamato Panzer IV/70 Zwischenlösung
(soluzione intermedia) ed entrò in produzione alla fine del 1944. In
servizio gli Jagdpanzer IV con cannone lungo 70 calibri si dimostrarono potenti
cacciatori di carri, ma il peso extra del cannone lungo gravò essenzialmente
sulla parte anteriore del mezzo, tanto che le ruote gommate anteriori dovettero
essere sostituite con ruote interamente in acciaio. Il peso del cannone ridusse
anche le prestazioni complessive del veicolo, specie su terreno vario.
Alla fine del 1944 e all'inizio del 1945, le deficienze accertate dovettero
essere del tutto ignorate perché gli alleati erano ormai alle porte
del Reich e qualsiasi mezzo che potesse venir messo in campo doveva essere
impiegato. Lo Jagdpanzer IV si dimostrò un valido Panzerjäger;
esso consentì alla Germania di utilizzare la potenzialità produttiva
esistente e di mantenere in produzione il PxKpfw IV. In servizio lo Jagdpanzer
IV fu un possente distruttore di carri molto popolare.
Bibliografia: Vedi pagina contatti
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