GermaniaItalia
Giappone
U.K.
Bishop
U.R.S.S.
Germania
Italia
Giappone
Usa
U.K.
Cariche di demolizione
Bangalore Torpedo
Flagelli Sminatori
Churchill AVRE
CDL
Posafascine
ARV
Sherman BARV
Rulli Sminatori
Trattori di Artiglieria
Terrapin
DD Sherman
Crocodile
Wasp
U.R.S.S.
Germania
Italia
Giappone
U.K.
U.R.S.S.
SU-76
JSU-12, JSU-125
Armato
di cannoncino da 20 mm, rappresentò il nerbo delle forze corazzate
tedesche durante le invasioni della Polonia e della Francia
Caratteristiche Tecniche
Equipaggio: 3 uomini
Peso: 10.000 kg
Motore: Maybach a 6 cilindri a benzina da
140 hp
Dimensioni:
- Lunghezza 4,64 mt
- Larghezza 2,3 mt
- Altezza 2,02 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 55 km/h
- Autonomia su strada 200 km
- Guado 0,85 mt, Pendenza 50%, Gradino 0,42 mt, Trincea 1,75 mt
Foto: Panzer II A in azione in Libia |
Cenni Storici
Per colmare il vuoto in attesa dell'arrivo dei carri PzKpfw III e IV fu ordinato
un modello temporaneo che divenne noto come il Panzerkampfwagen II. Vennero
firmati contratti con le ditte Henschel, Krupp e MAN sotto la designazione
Trattore Agricolo 100 (LaS 100) per nascondere il vero ruolo del veicolo.
Dopo la valuzione dei prototipi, venne scelto per l'ulteriore sviluppo il
modello MAN, e a questa ditta fu affidata la responsabilità dello scafo
mentre alla Daimler-Benz spettò quella della sovrastruttura, Alla fine
la produzione venne intrapresa anche dalle ditte Famo, MIAG e Wegmann e il
carro costituì la spina dorsale delle divisioni corazzate tedesche
durante l'invasione della Francia (i carri in prima linea furono circa 1000).
Esso fu anche impiegato nell'invasione dell'Urss dell'anno seguente, benché
in quel momento fosse invecchiato ed avesse insufficiente corazzatura e scarsa
potenza di fuoco. In realtà era ormai considerato più un mezzo
addestrativo che da combattimento. I veicoli della prima serie PzKpfW Il Ausf
A erano stati consegnati nel 1935, armati di un cannoncino da 20 mm e di una
mitragliatrice coassiale da 7,92 mm. L'equipaggio era di tre uomini e il peso
in ordine di combattimento di 7,2 tonnellate.
Le prove fatte con i primi modelli di serie rivelarono che il veicolo aveva
scarsa potenza con il suo motore da 130 hp, cosicché nel PzKpfw Il
Ausf B venne installato un motore da 140 hp e furono apportati altri miglioramenti
(in particolare una corazza frontale più spessa) che fecero salire
il suo peso a poco meno di otto tonnellate. Nel 1937 venne introdotto il PzKpfw
Il Ausf C, meglio corazzato. Inoltre. le piccole ruote a carrello erano state
sostituite da cinque carrelli a sospensione indipendente con molle a balestra
per ciascun lato (tipo di sospensione base che fu montato su tutti i restanti
veicoli in produzione).
Nel 1938 uscirono il PzKpfw Il Ausf D ed E con nuove sospensioni a barra di
torsione grazie alle quali raggiungevano una velocità su strada molto
maggiore (56 km/h) benché la velocità fuoristrada fosse inferiore
a quella dei precedenti modelli. L'ultimo modello della serie, il PzKpfw Il
Ausf F, apparso nel 1940-1941, aveva maggior spessore di corazza frontale
(35 mm) e laterale (20 mm), il che ne faceva salire il peso a poco meno di
10 tonnellate, con conseguente riduzione della velocità.
Foto: Panzer II G |
Scafo e torretta del PzKpfw Il erano in lamiera di acciaio da corazza saldata, con il pilota avanti, la torretta per due uomini al centro spostata a sinistra, il motore dietro. L'armamento era costituito da un cannoncino da 20 mm (per il quale vi erano a bordo 180 colpi), installato sul lato sinistro della torretta, e da una mitragliatrice da 7,92 mm (per la quale vi erano a bordo 1425 colpi), sistemata nella parte destra della torretta. Il PzKpfw Il venne anche impiegato come mezza base per un certo numero di carri esploranti veloci chiamati Luchs, ma uno dei veicoli più interessanti fu lo speciale modello anfibio, sviluppato per l'invasione dell'Inghilterra nel 1940, propulso in acqua alla velocità di 10 Km/h da un'elica azionata dal motore principale. Venne anche prodotto un modello con due lanciafiamme denominato Flammpanzer il (100 esemplari di esso erano in servizio nel 1942). Quando il carro base invecchiò, lo scafo venne rapidamente reimpiegato per molti altri ruoli. Uno fu il semovente controcarri che utilizzava il cannone sovietico di preda bellica da 76,2 mm e che venne chiamato Marder I. A questo fece seguito il modello Marder II, armato di un cannone controcarri tedesco da 75 mm; circa 1200 Marder Il vennero ottenuti per trasformazione o costruiti ex novo. Il Wespe fu un semovente sul quale venne installato un obice da 105 mm, che fu prodotto in Polonia fino al 1944.
Bibliografia: Vedi pagina contatti
Carro Leggero |