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SU-76
JSU-12, JSU-125
Veloce
e maneggevole, dimostrò di avere una corazza troppo leggera, vulnerabile
anche ad un semplice fucile controcarri.
Caratteristiche Tecniche
Equipaggio: 3 uomini
Peso: 14.000 kg
Motore: M-17T a 12 cilindri a V a benzina
da 500 hp
Dimensioni:
- Lunghezza 5,66 mt
- Larghezza 2,29 mt
- Altezza 2,42 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 86 km/h
- Autonomia su strada 250 km
- Guado 1,22 mt, Pendenza 32°, Gradino 0,76 mt, Trincea 1,83 mt
Foto: Il BT-7 venne prodotto in due versioni principali, ambedue armate con un cannone da 45 mm |
Cenni Storici
Quando lo stato maggiore delle forze corazzate dell'Armata Rossa decise durante
gli ultimi anni venti di ammodernare la flotta di carri, autorizzò
gli uffici progetti a servirsi di qualsiasi fonte volessero per acquisire
le migliori idee disponibili.
Di conseguenza vennero adottate molte concezioni promettenti prese un pò
da tutte le parti del mondo e, fra le altre, quelle dell'americano J. Walter
Christie. I progetti di questo circa le sospensioni ebbero scarsa fortuna,
in quel periodo, nel suo Paese, ma i sovietici li sposarono con entusiasmo
e li fecero propri. Le sospensioni Christie vennero integrate nella serie
BT (by-strochodja tank = carro veloce).
I primi BT sovietici vennero copiati esattamente da un prototipo Christie
ceduto all'Unione Sovietica nel 1930 e designato BT-1. Il primo modello sovietico
fu il BT-2 e dal 1931 in poi la serie BT progredì attraverso successivi
sviluppi e miglioramenti, fin quando nel 1935 venne prodotto il BT-7. Come
i primi BT, il BT-7 era un veicolo veloce ed agile destinato ai reparti di
cavalleria ed era provvisto di un motore trasformato di aereo. Le sospensioni
impiegavano le barre di torsione Christie che consentivano un grado elevato
di flessibilità alle alte velocità. Lo scalo era tutto di lamiere
saldate e ben modellate, ma il cannone, benché superiore a quello di
molti carri contemporanei equivalenti, era soltanto un 45 mm. L'armamento
secondario era costituito da due mitragliatrici da 7,62 mm, mentre lo spessore
della corazzatura variava da 10 a 22 mm.
Foto: Il BT-2 fu il primo carro sovietico dotato di sospensioni Christie e fu il capostipite di una lunga linea di varianti BT il cui sviluppo, attraverso il BT-7, sfociò nella serie T-34. Le sospensioni Christie diedero al BT-2 una buona mobilità su terreno vario. |
Il BT-7 fu molto popolare fra i suoi utenti. Quando entrò
in servizio (nella sua forma originaria di BT-7-1 con torretta cilindrica,
sostituita da una torretta conica nel BT-7-2) molte delle imperfezioni delle
parti meccaniche del veicolo proprie dei primi modelli erano state eliminate,
cosicché il BT-7 si dimostrò un mezzo di sufficiente affidabilità.
Al tempo in cui apparve vi erano già molte varianti: alcuni carri venivano
prodotti come lanciafiamme e vi era anche una versione BT-7A da appoggio provvista,
come armamento principale, di un cannone da 76,2 mm corto. Altri mezzi sperimentali
furono i carri anfibi, i carri gettaponte e le varianti con diversi tipi di
cingoli al fine di migliorare la mobilità su terreno vario.
Nell'intera serie BT, la corazza di protezione era stata sacrificata a favore
della velocità e della mobilità e quando nel 1939 i carri BT,
compreso il BT-7, entrarono in azione si rivelarono sorprendentemente vulnerabili
ad armi controcarri anche portatili, quali i fucili controcarri. I BT-5 avevano
già rivelato tale grave lacuna quando erano stati impiegati in piccola
quantità nella guerra civile spagnola ed anche la corazza aggiuntiva
di cui erano stati dotati i BT-7 non era stata sufficiente per una discreta
proiezione come parve evidente in Finlandia nel 1939-1940. Di conseguenza,
venne intrapreso lo studio di un carro successore del BT e si giunse così
alla fine all'adozione del T-34. Varianti del BT-7 furono il carro comando
BT 7-1(U) ed il modello BT-7M (o BT-8) migliorato, con piastra anteriore larga
come lo scalo e ben inclinata e con motore diesel V-2.
Il BT-7 aveva svolto dunque la sua principale attività molto prima
dell'invasione tedesca del 1941. In tale anno comunque un gran numero di questi
mezzi era ancora in servizio, ma servirono poco contro l'offensiva dei carri
tedeschi. Malgrado la loro mobilita, le formazioni di carri sovietiche tiene
furono impiegate molto male, molti carri, compresi i BT-7, andarono perduti
soltanto perché inefficienti per scarsa manutenzione o per scarso addestramento
degli equipaggi.
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