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SU-76
JSU-12, JSU-125
La
Staghound AA, con due mitragliatrici da 12,7 mm, era specificatamente destinata
alla difesa di rerarti corazzati contro velivoli in volo a bassa quota.
Caratteristiche Tecniche
Staghound Mk1
Equipaggio: 5 uomini
Peso: (in ordine di combattimento) 13.920
kg
Motore: due GMC 270, a 6 cilindri a benzina
da 97 hp
Dimensioni:
- Lunghezza 5,486 mt
- Larghezza 2,69 mt
- Altezza 2,36 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 89 km/h
- Autonomia su strada 724 km
- Guado 0,8 mt, Pendenza 57%, Gradino 0,533 mt
Cenni
Storici
Benché l'autoblindo Staghound (segugio) fosse di produzione statunitense,
essa non fu impiegata dalle forze Usa e tutta la produzione andò all'esercito
britannico e ad altre forze alleate e del Commonwealth. Il progetto ebbe origine
da una gara indetta dall'esercito Usa per l'approvvigionamento di un'autoblindo
pesante, che non venne prodotta malgrado ne fossero stati costruiti alcuni
prototipi perché nel frattempo s'era manifestata prioritaria l'esigenza
di un autoblindo media. A seguito dell'elaborazione di specifiche basate in
gran parte sul contributo dell'esperienza bellica fornito dagli inglesi, vennero
costruiti due veicoli: il Light Armored Car (autoblindo leggera) T17, veicolo
6x6 della Ford, e il Light Armored Car T17E1 della Chevrolet.
Le autoblindo 6x6 T17 prodotte furono relativamente poche in quanto, alla
data in cui il modello fu pronto per entrare in produzione, la richiesta di
un grosso veicolo 6x6 era ormai superata. L'autoblindo 4x4 T17E1 entrò
invece in produzione su larga scala anche se l'esercito Usa non ne aveva più
necessità. La missione britannica per l'approvvigionamento dei carri
richiese un lotto iniziale di 300 esemplari; altre ordinazioni seguirono rapidamente.
Alla fine del 1942 cominciarono ad affluire i primi veicoli e così
ebbe inizio la distribuzione delle T17E1, denominate Staghound Mk 1 ai reparti
britannici e del Commonwealth. La Staghound si rivelò un veicolo spazioso
e ben corazzato provvisto di una torretta armata di un cannone da 37 mm e
di una mitragliatrice coassiale Browning da 7,62 mm. Di buon aspetto esteriore,
di agevole guida e manutenzione, il veicolo era anche veloce e aveva una buona
autonomia operativa. Entrò in azione per la prima volta in Italia nel
1943, in seguito venne distribuito ai reparti canadesi, neozelandesi, indiani
e belgi. La Staghound aveva molte caratteristiche inusitate per il suo tempo,
fra cui la trasmissione idraulica completamente automatica. La propulsione
era assicurata da due motori, disposti uno a fianco all'altro nella parte
posteriore, e la visibilità da un buon numero di iposcopi per l'equipaggio.
Il brandeggio della torretta era a comando idraulico e l'armamento secondario
era costituito da altre due mitragliatrici Browning da 7,62 mm: una montata
su un supporto a piedistallo in funzione contraerei, l'altra nella parte frontale
dello scafo.
Dopo l'entrata in servizio della Staghound, cominciarono ad apparire le varianti.
Una di queste fu costituita dall'installazione di un obice per carro da 76,2
mm in sostituzione del cannone da 37 mm. Gli americani avevano prodotto la
versione T17E3 con obice corto da 75 mm in torretta, ma essa, dopo l'introduzione
della versione britannica denominata Staghound Mk II, non venne ulteriormente
sviluppata. Un'altra innovazione britannica fu la Staghound Mk III, che comportò
una trasformazione drastica del veicolo per poter montare la torretta con
cannone da 75 mm del carro Crusader. Alcuni esemplari di questa versione vennero
distribuiti nel 1944 ad alcuni reparti dei reggimenti autoblindo. Una variante
di serie sviluppata negli Usa fu la Staghound AA (contraerei) (T17E2), in
cui la torretta normale era sostituita da una a comando elettrico con due
mitragliatrici Browning da 12,7 mm in funzione contraerei. Di questa versione
vennero ordinati 1000 esemplari. ma la produzione ebbe termine nell'aprile
del 1944 dopo che ne erano stati costruiti 789.
Si possono citare altre numerose trasformazioni e varianti locali dai modelli
sminatori sperimentali, provvisti di rulli pesanti a spinta, alla Staghound
Command versione, provvista di tetto ripiegabile, in cui l'eliminazione della
torretta aumentava lo spazio interno disponibile per apparati radio supplementari.
Frequenti furono le modifiche locali, come l'applicazione di cofani esterni
per materiali, nonché di lancia-nebbiogeni e di mitragliatrici per
aumentare le possibilità di difesa.
Dopo il 1945, la Staghound continuò ad essere impiegata nell'esercito
britannico per diversi anni e venne anche ceduta all'India, al Sudafrica e
alla Danimarca (che impiego la Staghound Mk III per alcuni anni).
Bibliografia: Vedi pagina contatti
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