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SU-76
JSU-12, JSU-125
Impiegato
come mezzo anfibio per il trasporto di materiale, poteva essere utilizzato
anche per il trasporto di personale e, mediante un perno da rimorchio montato
sul retro, anche per il traino di pezzi di artiglieria.
Caratteristiche Tecniche
Equipaggio: 1+3 uomini
Peso: a vuoto 2.195 kg, a pieno carico 2.740
kg, carico trasportato 390 kg
Motore: Studebaker Model 6-170 a benzina
da 75 hp
Dimensioni:
- Lunghezza globale 4,794 mt, lunghezza dello
scafo 4,4 mt
- Larghezza 1,7 mt
- Altezza 1,797 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 58,58 km/h
- Velocità massima in acqua circa 6,4 km/h
Armamento:
- Nessuno
Foto: Un M29C Weasel procede sobbalzando su terreno paludoso. Sul retro del veicolo sono chiaramente visibili i timoni di direzione, che venivano abbassati nel momento in cui l'M29C entrava in acqua. |
Cenni Storici
Nel 1943, quando fu pianificata l'invasione della Norvegia occupata dai tedeschi,
apparve evidente l'esigenza di disporre di qualche tipo di veicolo da neve
per il trasporto di materiali. Dopo una serie di prove, fu scelto un veicolo
cingolato, conosciuto come T15 Weasel, successivamente sviluppato in T24 Weasel,
destinato non soltanto all'impiego su neve ma anche su terreno accidentato,
fangoso e paludoso. Con il passare del tempo il T24 fu standardizzato come
M29 Cargo Carrier veicolo da carico, dal quale derivò successivamente
l'M29C, veicolo leggero da carico, anfibio, che mantenne il nome Weasel, benché
la denominazione ufficiale del mezzo fosse "Ark".
L'M29C era una semplice trasformazione del veicolo per l'impiego terrestre
M29, con alcune modifiche quali quelle apportate ai cingoli, in gomma flessibile,
per realizzare la capacità della spinta in acqua, l'installazione di
camere di galleggiamento (sui davanti e sul retro) e l'aggiunta di un doppio
timone di direzione per governare il mezzo in acqua. L'M29 "terrestre"
aveva già dato dimostrazione della sua capacità di attraversare
quasi ogni tipo di terreno, compresi quelli innevati e quelli pietrosi molto
accidentati. L'M29C possedeva, inalterate, tutte queste qualità. In
acqua era piuttosto lento e non poteva operare se non su corsi d acqua del
tipo di quelli dell'entroterra, cosicché il suo impiego in acque agitate
era molto limitato.
Il veicolo diede il meglio di sé specialmente durante le varie campagne
dei Pacifico caratterizzate dalla strategia dei "salto di isola in isola".
Una volta a terra, veniva utilizzato per attraversare terreni sui quali nessun
altro veicolo avrebbe osato avventurarsi; trasportava uomini, rifornimenti
e, mediante un perno da rimorchio montato posteriormente, trainava perfino
pezzi di artiglieria. In molte occasioni sia l'M29C, sia l'M29 terrestre vennero
impiegati nel ruolo di autoambulanze a addirittura furono mandati ad attraversare
campi minati per via del fatto che essi esercitavano una pressione sul suolo
spesso cosi bassa da non fare esplodere le mine anticarro.
Anche le unità delle trasmissioni ebbero a disposizione l'M29C, poiché
la sua capacità di attraversare corsi d'acqua e di percorrete terreni
inaccessibili ad altri veicoli ne faceva un veicolo prezioso per la posa di
cordoncino e di cavi telefonici; ma, in pratica, esso serviva soprattutto
per il trasporto di personale e di rifornimenti.
Gli M29C, benché non protetti, vennero spesso utilizzati per trasportare
uomini completamente equipaggiati attraverso ostacoli costituiti da corsi
d'acqua sì da sbarcarli direttamente davanti ad una posizione nemica,
mentre al contempo altri M29C seguivano da presso con munizioni ed ulteriori
rifornimenti.
Entro la fine della guerra furono prodotti circa 8000 M29C; ordinativi per
altri 10.000 esemplari vennero annullati, ma l'M29C si era ormai saldamente
affermato, e a partire dal 1945 forono realizzati molti progetti che costituirono
un ulteriore sviluppo dei veicolo.
Alcuni eserciti europei continuarono ad impiegare gli M29C per diversi anni
dopo la guerra ed ancor oggi so ne possono trovare molti per usi civili, nei
lavori pesanti su terreni paludosi.
Bibliografia: Vedi pagina contatti
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