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SU-76
JSU-12, JSU-125
Questo
veicoolo fu considerato da molti uno dei migliori mezzi corazzati prodotti
durante la Seconda guerra mondiale e, malgrado il suo costo, era ancora in
produzione alla fine del conflitto
Caratteristiche Tecniche
SdKfz 234/2 Puma
Equipaggio: 4 uomini
Peso: (in ordine di combattimento) 11.740
kg
Motore: Tatra Modello 103, diesel, raffreddato
ad aria, da 210 hp
Dimensioni:
- Lunghezza (cannone avanti) 6,8 mt, Lunghezza
(solo scafo) 6 mt
- Larghezza 2,33 mt
- Altezza 2,38 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 85km/h
- Velocità massima su terreno vario 30 Km/h
- Autonomia su strada 1000 km
- Autonomia su terreno vario 550 km
- Guado 1,2 mt, Pendenza 30°, Gradino 0,5 mt, Trincea 1,35 mt
Foto: SdKfz 234 8 Rad a cannone corto |
Cenni Storici
Nel 1940 i pianificatori dell'esercito tedesco indissero una gara per l'approvvigionamento
di una nuova serie di aublindo 8x8 basata sulla serie SdKfz 231(8-Rad), ma
provvista di uno scafo a carrozzeria portante (la cui struttura base è
costituita dalle stesse lamiere invece che da una intelaiatura di fissaggio)
e di un motore più adatto alle operazioni nei climi tropicali.
Il veicolo fu costruito dalla ditta Büssing-NAG insieme con altre ditte
sotto il controllo della prima, e lo scafo e telaio di base venne denominato
ARK. Esso venne consegnato nel luglio 1941, ma il motore diede luogo a inconvenienti
e venne quindi sostituito. Per i veicoli di previsto impiego nell'Africa del
Nord venne progettato un motore diverso, ma una volta terminata, ai primi
del 1943, la campagna in tale regione, la costruzione procedette lentamente
e la prima versione "tropicale" venne consegnata solo nel 1944.
La nuova serie, denominata Schwerer Panzerspahwagen SdKfz 234, fornì
veicoli molto più bassi e più aerodinamici della precedente
SdKfz 231(8-Rad). Essi avevano corazzatura più spessa, aumentata capacità
interna di trasporto carburante e motore più potente e di migliori
prestazioni complessive. Furono incorporate molte caratteristiche meccaniche
della serie SdKfz(8-Rad) e vennero prodotte quattro versioni base della SdKfz
234. Questo nuovo modello entrò nel pieno della produzione nel 1943
e, alla fine della guerra, ne erano stati costruiti circa 2300 esemplari.
Secondo l'ordine di designazione, la prima versione fu la SdKfz 234/1, veicolo
comando, armato di cannoncino KwK 30 o KwK 38 da 20 mm installato in una piccola
torretta aperta in alto insieme con una mitragliatrice coassiale MG 42 da
7,92 mm. Alle due armi poteva essere conferita una certa elevazione per l'impiego
contraerei; di norma la torretta era coperta da uno schermo di rete metallica
per la difesa dalle bombe a mano.
Il veicolo più famoso della serie fu comunque la Sdkfz 234/2 Puma,
eccellente autoblindo provvista di torretta con cannone KwK 39/1 da 50 mm.
La torretta era stata destinata in origine al carro leggero Leopard, progetto
poi annullato, e una volta riadattata per la Puma questa autoblindo acquistò
in potenza quanto bastava per contrastare l'impiego, sempre più frequente,
di carri armati leggeri o di altra categoria da parte dei reparti esploranti
sovietici. Sulla torretta, di forma balistica eccellente, era anche installata
una mitragliatrice coassiale MG 42. La Puma era così ben quotata che
nel 1945, quando l'industria tedesca subì un drastico ridimensionamento
finalizzato alla conservazione dei livelli produttivi di guerra, essa fu l'unico
mezzo da esplorazione che continuò ad essere prodotto (unitamente ad
un carro leggero Skoda).
Foto: SdKfz 234 8 Rad PUMA |
Vi erano state tuttavia occasioni in cui il cannone da 50 mm non era stato in grado di fronteggiare i carri nemici, per cui venne messo in produzione il progetto SdKfz 234/3 destinato a sostituire il precedente SdKfz 233. La SdKfz 234/3, che montava lo stesso cannone corto da 75 mm della SdKfz 233, venne messa in produzione per ordine personale di Hitler che nel 1944 si occupava ormai anche delle questioni relative alle armi dei veicoli da combattimento. L'ultima versione della serie, la SdKfz 234/4, era provvista di un cannone controcarro PaK (Panzerabwehr Kanone) 40 da 75 mm installato in uno scomparto aperto ricavato dalla rimozione della torretta. Di questa variante vennero prodotti solo alcuni modelli sperimentali, ma quando essi videro la luce la situazione stava diventando così disperata per i tedeschi che tali modelli vennero immediatamente inviati al fronte.
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