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SU-76
JSU-12, JSU-125
Il
carro leggero M3A1 era la principale versione da combattimento della serie
di carri legeri M2/M3 in servizio negli Usa quando questi entrarono in guerra
alla fine del 1941.
Caratteristiche Tecniche
M3A1
Equipaggio: 4 uomini
Peso: in assetto da combattimento 12.927
kg
Motore: Continental W-970-9A radiale a 7cilindri
a benzina da 250 hp
Dimensioni:
- Lunghezza 4,54 mt
- Larghezza 2,24 mt
- Altezza 2,30 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 58 km/h
- Autonomia su strada 112,6 km
- Guado 0,91 mt, Pendenza 60%, Gradino 0,61 mt, Trincea 1,83 mt
Foto: Un M3 sta superando un blocco stradale improvvisato dai tedeschi alla periferia di Harze in Belgio nella tarda estate del 1944. |
Cenni Storici
La sviluppo del carro leggero statunitense può essere fatto risalire
agli anni venti durante i quali vennero prodotti, in piccoli quantitativi,
diversi tipi di carri leggeri di appoggio alla fanteria. Entro i primi anni
trenta i vari progetti sfociarono nel carro leggero M2 e sotto tale designazione
ne fu prodotta un'intera serie che, per quel tempo, risultò ben armata
con il cannone da 37 mm, ma che nel 1940 era ormai, a da poco, invecchiata
e veniva impiegata solo per addestramento dopo aver raggiunto il suo fulgore
con l'M2A4.
Gli avvenimenti del 1940 in Europa vennero seguiti attentamente dall'esercito
Usa il quale si rese conto che i suoi carri leggeri abbisognavano di corazzatura
più spessa. Tale esigenza comportò l'applicazione di migliori
sospensioni per il sostegno del maggior peso ed il risultato fu il carro leggero
M3 derivato nelle sue linee generali dall'M2A4. Nel 1941 il carro era già
prodotto a pieno ritmo, ma la vera produzione in serie ed in massa cominciò
dopo l'entrata degli Stati Uniti in guerra con l'M3A1. Nelle prime versioni
le lamiere erano rivettate, ma successivamente vennero introdotte la saldatura
per torrette e scafi e molte varianti di progettazione. L'armamento base dell'M3A1
era costituito da un cannone da 37 mm con una mitragliatrice coassiale da
7,62 mm ed altre quattro mitragliatrici sempre da 7,62 mm, di cui una sul
tetto della torretta per la difesa contraerei, una in casamatta nella parte
anteriore dello scafo, due, azionate dai pilota, nelle torrette laterali.
Lo spessore della corazzatura andava da un minimo di 15 mm a un massimo di
43 mm.
Un gran numero di M3 fu ceduto agli alleati degli Stati Uniti, soprattutto
alla Gran Bretagna dove venne denominato Stuart. Nelle varie versioni vennero
montati due tipi principali di motore: quello normale era un Continental radiale
a 7 cilindri a benzina (Stuart 1), ma allo scopo di fare fronte, in periodi
di alta richiesta, al fabbisogno, veniva sostituito con il diesel Guiberson
T-1020 (Stuart II). Le principali varianti furono l'M3A1 (Stuart III e Stuart
IV rispettivamente con motori a benzina e diesel) ,dotato di cannone girostabilizzato,
torretta a rotazione idroelettrica e cesto di torretta e l'M3A3 (Stuart V),
migliorato, provvisto di uno scomparto di pilotaggio più ampio, corazza
più spessa e senza mitragliatrici nelle torrette laterali.
Il cannone da 37 mm venne mantenuto per tutta la durata di produzione dell'M3.
Nel 1944 aveva ormai scarso valore bellico e quindi molti M3 e Stuart, assegnati
ai reparti esploranti, vennero privati della torretta per agevolarne l'occultamento.
Vennero invece portate a bordo altre mitragliatrici. Molti di questi M3 senza
torretta vennero impiegati come veicoli comando da parte dei comandanti di
formazioni corazzate, ma questa non fu la sola variante dell'M3, in quanto
tale carro venne ampiamente sperimentato ed impiegato in altri ruoli, quali
quello di carro sminatore e di carro lanciafiamme. Alcuni vennero adattati
per il trasporto di artiglierie semoventi, ma non entrarono in servizio. Vi
fu anche una versione contraerei.
Quanto agli alleati, essi impiegarono gli M3/Stuart dalla campagna dell'Africa
del Nord in poi. Alcuni vennero forniti all'Armata Rossa in base al programma
"Affitti e Prestiti". Il carro leggero M5 derivato venite provvisto
di due motori Cadillac e si conservò simile in genere, per il resto,
alla serie M3 ma riconoscibile dal ponte posteriore sollevato per consentire
la sistemazione dei due motori. L'M5 impiegato dagli inglesi venne chiamato
Stuart VI e la stessa designazione ne ebbe l'M5A1 con torretta migliorata
e sporgente nella parte posteriore per la sistemazione della radio (come nell'
M3A3).
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