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SU-76
JSU-12, JSU-125
Fu
il più grosso dei semicingolati tedeschi e venne impiegato per il traino
di cannoni pesanti e materiali simili, nonché come veicolo di recupero
in quanto alcuni di essei erano dotati di gru e relativi bracci per adempiere
a tale compito.
Caratteristiche Tecniche
Equipaggio: 19 uomini
Peso: 18.000 kg
Motore: Maybach HL a 12 cilindri a V a benzina
da 250 hp
Dimensioni:
- Lunghezza 8,25 mt
- Larghezza 1,6 mt
- Altezza 2,76 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 50 km/h
Armamento:
- Nessuno
Foto: SdKfz 9 in un museo privato |
Cenni Storici
Il semicingolato di gran lunga più grande della Seconda guerra mondiale
fu il poderoso SdKFz 9 schwerer Zugkraftwagen 18 t, che ebbe origine da una
specifica del 1936 per un veicolo recupero pesante da impiegare a sostegno
delle formazioni corazzate e per il traino di carri fuori servizio. Il contratto
fu assegnato alla Famo Fahrzeugwerke und Motorwerke AG di Breslau, che divenne
l'unica produttrice del mezzo. Il primo esemplare, l'FM gr 1, apparve nel
1939 ed a questo fecero seguito altri due modelli, l'FM gr 2e l'FM gr 3 che
utilizzavano motori più grandi e più potenti.
Successivamente vennero prodotte versioni trattore e versioni recupero. La
versione trattore era l'SdKfz 9 di base, utilizzato per il traino delle artiglierie
veramente pesanti e di qualche pesante materiale del genio, fra cui il materiale
da ponte (per il quale vi era un trattore che trainava unità da ponte
su rimorchi speciali e trasportava 15 uomini). Fra le artiglierie pesanti
trainate dall'SdKfz 9 vi furono il cannone K 3 da 24 cm (così grosso
che per il traino doveva essere ripartito in cinque carichi), il cannone K
38 da 21 cm della Krupp e i vari obici e cannoni pesanti della ditta Skoda.
La Luftwaffe impiegò un piccolo numero di trattori per il traino delle
versioni mobili del superpesante K 40 da 12,8 cm. Un cannone contraerei venne
impiegato sull'unica versione porta-armi dell'SdKfz 9 che apparve nel 1943.
La versione trasportava un Flak 37 da 8,8 cm, aveva la cabina corazzata, le
sponde della piattaforma di tiro posteriore ribaltabili per formare un piano
di lavoro, possedeva piccole code sporgenti in fuori per stabilizzare il veicolo
in azione. Il mezzo subì solo una trasformazione.
Foto: SdKfz 9 in un museo privato |
Le versioni recupero apparvero in due modelli: l'SdKfz
9/1 e l'SdKfz 9/2. Il primo aveva una gru girevole (Drehkran) da 6000 kg che
venne giudicata insufficiente per alcuni compiti, motivo per il quale venne
prodotto l'SdKfz 9/2 provvisto di gru da 10.000 kg. A quest'ultimo vennero
applicate code sporgenti in fuori per la stabilizzazione; la gru era provvista
di un braccio extra da usare per sospendervi un contrappeso quando venissero
sollevati carichi molto pesanti.
I veicoli erano mezzi davvero poderosi ma, pur essendo in grado di recuperare
carri fino alle dimensioni del PzKpfw IV, non potevano far nulla per i più
pesanti Panther e Tiger. L'SdKfz 9 era l'unico veicolo recupero in servizio
quando furono introdotti i Panther ed i Tiger e fu perciò necessario
trovare un modo d'intervento a loro favore, per cui da allora il veicolo recupero
venne impiegato per nuclei di tre unità, in quanto ne occorrevano,
in certe situazioni, almeno due per recuperare un Tiger. Al fine di fornire
al veicolo maggiore capacità di trazione, alcuni vennero provvisti
anche di una grossa pala posteriore, ma nonostante ciò occorrevano
sempre due veicoli per tirar fuori un Tiger da un fosso e talvolta tre per
trainarne uno fuori servizio. L'unica soluzione adeguata fu lo sviluppo di
un veicolo recupero cingolato pesante, il Bergepanther (carro recupero Panther)
che vide presto la luce.
La produzione dell'SdKfz 9 cessò nel 1944, quando le ultime versioni
erano ormai dotate degli stessi motori Maybach installati sui carri PzKpfw
IV.
Bibliografia: Vedi pagina contatti
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