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SU-76
JSU-12, JSU-125
Tali
mezzi furono impiegati principalmente sul fronte orientale, anche se in realtà
non furono prodotti in gran numero.
Foto: Panzer 3 versione Flammpanzer |
Cenni Storici
Per tutta la durata della Seconda guerra mondiale i tedeschi, pur avendo messo
in campo un carro armato leggero lanciafiamme in un periodo in cui nessun'altra
nazione aveva fatto altrettanto, non si dimostrarono particolarmente attivi
nell'impiego del mezzo, che fece la sua comparsa nel 1941 quando un carro
armato PzKpfw I fu trasformato per montarvi in torretta, al posto di una delle
mitragliatrici, un Flammenwerfer 40.
Nacque così il carro armato lanciafiamme Flammpanzer I, i cui primi
esemplari furono impiegati in combattimento nell'Africa settentrionale dall'Afrika
Korps.
Foto: Flammpanzer II durante un'esercitazione |
Ad esso fece presto seguito il Flammpanzer II, una trasformazione
dell'altrimenti poco utilizzato PzKpfw II Ausf D o Ausf E, che presentava
due lanciafiamme, uno su ciascun lato della parte anteriore dello scafo. Le
trasformazioni più numerose nel ruolo di lanciafiamme furono quelle
che riguardarono il PzKpfw III Ausf H, oppure M: almeno 100 di questi carri
armati furono trasformati per installarvi un lanciafiamme al posto del cannone
principale; all'interno vi era spazio sufficiente a contenere 1000 l di liquido
infiammabile.
Questi veicoli, denominati Flammpanzer III, erano molto validi, ma non sembra
che siano stato impiegati in larga misura. Se si eccettua lo strano modello
sperimentale, nessun PzKpfw IV fu trasformato nel ruolo operativo di carro
lanciafiamme. A quanto sembra vi furono progetti per trasformare vari modelli
di Panther e di Tiger II in tale ruolo, ma non risulta che qualcuno di tali
carri sia entrato in combattimento nel ruolo di lanciafiamme.
Nel 1944 fu invece messo in produzione il piccolo Flammpanzer 38(t) quale
carro armato lanciafiamme standard, che risultò particolarmente adatto
a tale ruolo in quanto utilizzava lo scafo, basso e poco appariscente, del
cacciacarri Hetzer. Ancora una volta il lanciafiamme prese il posto del cannone
e lo spazio interno del carro venne destinato a contenere il liquido infiammabile.
I
tedeschi impiegarono nel ruolo di lanciafiamme anche alcuni carri armati di
preda bellica, ad esempio il grosso Char B, uno dei carri armati francesi
catturati nel 1940, ma anche di questi venne impiegato un numero modesto,
probabilmente dell'ordine di una decina.
Per gran parte della guerra l'esercito tedesco fece affidamento, per il ruolo
di carro lanciafiamme, sullo scafo del semicingolato SdKfz 251; la versione
utilizzata a tale scopo fu l'SdKfz 251/16 mittlerer (medio) Flammpanzerwagen,
impiegato per la prima volta nel 1942, che trasportava due serbatoi, contenenti
ciascuno 700 l di liquido infiammabile, sufficienti per produrre 80 dardi
della durata di due secondi. Sulla parte posteriore del semicingolato erano
installati, a cielo scoperto, due (a volte tre) lanciafiamme che raggiungevano
una gittata di circa 35 cm.
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