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SU-76
JSU-12, JSU-125
II Maresciallo Rokossovskij.
Nato a Velikij Luki nel 1896, Konstantin Kostantinovic Rokossovskij era figlio
di un operaio delle ferrovie. A 14 anni lavora, non avendo la famiglia la
possibilita di fargli continuare gli studi, benché Konstantin dimostrasse
notevoli doti di intelligenza. Arruolato nel 1914 nel 5° Reggimento dei
dragoni di Kargopol il futuro Maresciallo dell'Unione Sovietica si fa notare
durante la guerra contro gli Imperi Centrali per le sue spiccate doti militari.
Dopo la Rivoluzione d'0ttobre entra nella Guardia Rossa, poi nell'esercito
bolscevico. Al partito aderisce nel 1919, mentre combatte contro le truppe
di Kolciak. Si distingue durante la guerra civile al comando della 5°
Brigata di cavalleria del Kuban.
Alla conclusione della guerra civile Rokossovskij si dedica totalmente al
perfezionamento delle sue qualita tecnico-militari. Mentre segue i corsi dell'Accademia
Frunze, è incaricato di comandi nell'Estremo Oriente dell'Unione Sovietica.
II suo servizio all'Est dura con brevi interruzioni dal 1921 al 1935.
Quando i tedeschi scatenano l'Operazione Barbarossa, Rokossovskij si distingue
nelle battaglie di Novograd-Volinskij e di Smolensk, al comando di un gruppo
operativo mobile. Poi passa al comando della 16° Armata, che sbarra la
via di Mosca ai tedeschi, difendendo strenuamente il settore critico di Volokolamsk.
Nel gennaio del '42 le sue unita sono fra quelle che scatenano la prima controffensiva
contro i tedeschi e liberano la citta di Sukinici. Nel mese di marzo rimane
gravemente ferito.
In luglio, ristabilitosi, Rokossovskij torna al fronte, col grado di tenente
generale ed è responsabile del settore di Brjansk, poi, dal 28 settembre,
del fronte del Don. Ha una parte di notevole importanza nell'accerchiamento
e nello sgretolamento della 4° Armata tedesca di Paulus a Stalingrado,
tagliando la ritirata alla stessa, e poi attaccandola alle spalle tra il Don
e il Volga.
Nel febbraio del '43 è al comando del Fronte centrale, tra Brjansk
e Voronez. Scatena l'attacco contro i tedeschi nel settore di Orel ma ottiene
soltanto un successo parziale e le sue truppe debbono segnare il passo fino
a luglio, cioe fino a dopo la scontitta tedesca nella battaglia di Kursk.
In agosto le truppe di Rokossovskij scattano all'attacco, il 21 settembre
liberano Cernikhov e il giorno seguente attraversano il Dnepr. A questo punto
l'avanzata delle armate di Rokossovskij, denominate "Fronte della Bielorussia"
diventa irresistibile e i loro soldati penetrano per 130 chilometri nel territorio
occupato dai tedeschi.
Nel '44 Rokossovskij è uno dei protagonisti dell'Operazione Bagration,
sempre alla testa del "Fronte bielorusso". Passato all'offensiva
il 24 giugno, e promosso Maresciallo il 29, il 3 luglio partecipa alla liberazione
di Minsk. Di qui comincia l'offensiva nella Polonia, che portera Rokossovskij
alle porte di Varsavia.
Foto: Rokossovskij, Montgomery e Zukov
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Missione Polonia
Consumata la tragedia di Varsavia con i russi in vista della capitale polacca
ma immobili oltre la Vistola, Rokossovskij assume il comando del Secondo Fronte
bielorusso, lasciando a Zukov quello di Varsavia. A Rokossovskij tocca il
compito di investire la Prussia Orientale, distruggendo il raggruppamento
d'armate tedesche di Mlava, e spingersi in direzione di Marienburg-Elbing
per spaccare in due lo schieramento tedesco.
Dal 14 al 26 gennaio 1945 le sue truppe avanzano di 200 chilometri mentre
ricevono l'ordine di occupare Gdynia e Danzica e di sgomberare dalle truppe
tedesche la zona della costa baltica, fino al Golfo di Pomerania. Le due citta
assegnate come obiettivo cadono il 28 e il 30 marzo. Rokossovskij raggruppa
le sue armate per partecipare all'assalto finale di Berlino. Suo obiettivo
ora è il forzamento dell'Oder e la distruzione delle armate tedesche
della zona di Stettino. La nuova offensiva comincia il 21 aprile, e l'8 maggio
il secondo Fronte bielorusso e sulla linea Wismar-Schwerin-Doemitz, a contatto
con le truppe inglesi provenienti da ovest. La lunga corsa di Rokossovskij
è terminata, con il crollo finale del Terzo Reich.
Ora al Maresciallo spettano compiti politici; dal 1949 fino al 1956, sarà
ministro della Difesa della Polonia (assume la cittadinanza di quel paese
vantando una lontana ascendenza polacca). II suo compito è chiaro:
fare della Polonia, soprattutto del suo esercito, dei fedeli alleati di Mosca.
Tornato nell'URSS alla fine della sua importante "missione Polonia"
ha incarichi di primaria importanza al ministero della Difesa sovietico: vice-ministro
nel '58, ispettore generale dell'Armata Rossa nel '62. l suoi meriti politici,
oltre che militari, sono riconosciuti con l'elezione a membro del Comitato
centrale del PCUS e a deputato del Soviet Supremo. Muore nel 1968, ricevendo
onoranze pari a un "grande" del Cremlino, dopo aver ricevuto ogni
ordine e grado di decorazioni, due volte Eroe dell'Unione Sovietica.
Bibliografia: Vedi pagina contatti
Ten.Gen. |