GermaniaItalia
Giappone
U.K.
Bishop
U.R.S.S.
Germania
Italia
Giappone
Usa
U.K.
Cariche di demolizione
Bangalore Torpedo
Flagelli Sminatori
Churchill AVRE
CDL
Posafascine
ARV
Sherman BARV
Rulli Sminatori
Trattori di Artiglieria
Terrapin
DD Sherman
Crocodile
Wasp
U.R.S.S.
Germania
Italia
Giappone
U.K.
U.R.S.S.
SU-76
JSU-12, JSU-125
Destinato
alla distruzione di fortificazioni, fu pochissimo utilizzato, tranne a Varsavia
e nell'assedio di Sebastopoli.
Caratteristiche Tecniche
Squadra di servizio: 4 uomini
Peso: 25.000 kg
Motore: Maybach HL 120 TRM a benzina da 300
hp
Dimensioni:
- Lunghezza 5,41 mt
- Larghezza 2,883mt
- Altezza non nota
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 39,9 km/h
- Autonomia su strada 209km
Armamento:
- Nessuno
Cenni Storici
I progettisti che idearono il massiccio obice d'assedio Karl trascurarono,
all'inizio del loro lavoro di programmazione, un particolare: i massicci obici
dalla bocca da fuoco corta che stavano producendo erano montati su grossi
scafi cingolati che conferivano loro una certa mobilità, ma come sarebbe
stato possibile rifornirli di munizioni?
Ben presto furono fatti piani per l'approvvigionamento dei veicoli speciali
adatti allo scopo, che potessero arrivare dovunque fosse possibile fissare
le postazioni dei Karl e che, naturalmente, fossero anch'essi cingolati. Dovevano,
inoltre, avere grande capacità di carico perché i Karl sparavano
un enorme proietto, destinato a distruggere opere in calcestruzzo, che pesava
non meno di 2170 kg ed aveva inizialmente un calibro di 60 cm, nelle versioni
successive il calibro fu ridotto a 54 cm ed il peso a 1250 kg.
Il veicolo scelto quale portamunizioni per i Karl fu il PzKpfw IV Ausf F,
ricostruito ex novo utilizzando le componenti base, quali lo scafo, le sospensioni
ed altre particolarità: al posto della torretta fu installata una piattaforma
che copriva l'intera parte superiore dello scafo. Nella parte anteriore della
piattaforma era ubicata una gru della capacità di 3000 kg spostata
verso sinistra ed il cui braccio rotante, in posizione di riposo, era rivolto
all'indietro. La piattaforma superiore era impiegata come zona di allocazione
dei proietti (spazio per due o tre proietti). Vi erano anche piccole pareti
laterali di metallo attorno alla piattaforma, ma di solito durante l'azione
venivano rimosse.
Gran parte dei movimenti del materiale Karl veniva effettuata per ferrovia
ed il treno che trasportava le componenti dei Karl aveva anche una coppia
di carri merci piatti su cui viaggiavano veicoli trasporto munizioni Munitionpanzer
o Munitionschlepper. Una volta vicini alle postazioni, i Karl venivano smontati
dal treno e procedevano con i loro mezzi fino alla postazione di tiro. I proietti
venivano prelevati dai carri merci a mezzo di incastellature a cavalletto
collocato superiormente o impiegando le gru montate sui veicoli trasporto
munizioni che, successivamente, si trasferivano nella zona delle postazioni
e scaricavano i proietti, parcheggiando vicino alla culatta del Karl e sollevandoli
direttamente con la gru fino alla cucchiaia di caricamento della culatta.
Quando se ne presentava la necessità, i veicoli portamunizioni venivano
caricati su speciali rimorchi ruotati trainati da grossi semicingolati. Di
solito ogni Karl aveva due mezzi portamunizioni. Al seguito di ogni Karl vi
erano anche due autocarri, due autovetture leggere da ricognizione ed almeno
un semicingolato da 12 t per il trasporto della squadra di servizio.
Gli obici Karl facevano parte delle più specializzate artiglierie tedesche.
Destinati alla distruzione di fortificazioni, durante la Seconda guerra mondiale
non furono molto richiesti. Parteciparono, peraltro, insieme con i loro veicoli
trasporto munizioni derivati dal PzKpfw IV, all'assedio di Sebastopoli e nel
1944 furono anche impiegati durante le battaglia di Varsavia contro le sfortunate
truppe territoriali polacche.
Bibliografia: Vedi pagina contatti
Veicolo Speciale Trasporto Munizioni Karl |