Il Bergepanther fu il miglior veicolo recupero prodotto nella Seconda guerra mondiale. Prima della fine della guerra ne vennero prodotti 297 esemplari che vennero in genere concentrati nei battaglioni carri pesanti.

Caratteristiche Tecniche
Equipaggio:
5 uomini
Peso:
42.000 kg
Motore:
Maybach HL 210 P30 a benzina da 642hp
Dimensioni:
- Lunghezza 8,153 mt
- Larghezza 3,276 mt
- Altezza 2,74 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 32 km/h
- Autonomia su strada 169 km, autonomia fuori strada 85 km
Armamento:
- Un cannoncino da 2 cm e una mitragliatrice da 7,92 mm

Cenni Storici
Durante i primi anni di guerra l'esercito tedesco impiegò gli SdKfz 9/1 e 9/2 da 18 t per il recupero di carri in avaria o danneggiati, ma con l'arrivo dei carri pesanti, quali il Tiger e il Panter i 9/1 e 9/2 non furono più in grado di recuperare veicoli così pesanti. L'unico modo per poterli utilizzare efficacemente era quello del loro impiego, alquanto complicato, in tandem, ma non era sempre possibile far arrivare due di tali grossi semicingolati in certe località, ammesso che ce ne fossero due disponibili. Si dovette pensare pertanto alla costruzione di un nuovo veicolo recupero pesante.
Alcune delle prime unità Tiger trasformarono i loro mezzi sistemando verricelli nella torretta, al posto del cannone, per utilizzarli come veicoli recupero, ma ciò sembrò un grande spreco per un prezioso carro da combattimento quale il Tiger, la cui disponibilità era oltretutto assai scarsa. Alla fine fu deciso di impiegare il carro Panther come base del nuovo veicolo da recupero.
Quest'ultimo divenne noto come SdKfz 179 Bergepanther o Bergerpanzer Panther. I primi esemplari apparvero durante il 1943 e risultarono trasformazioni dei modelli iniziali del carro da combattimento Panther. Le trasformazioni comportarono l'eliminazione della torretta e dello scomparto di combattimento e la loro sostituzione con una sovrastruttura aperta nella quale era sistemato un grosso e potente verricello. Per aumentare la capacità di trazione del verricello il veicolo era munito, nella parte posteriore, di un grosso vomere che, per l'impiego, veniva abbassato al suolo; il veicolo faceva marcia indietro provocando così l'affondamento del vomere nel terreno per fungere da ancora terrestre durante il funzionamento del verricello, il cui cavo scorreva al di sopra della parte posteriore del veicolo stesso. La combinazione vomere-verricello consentiva al Bergepanther di recuperare anche i veicoli più pesanti. Il carro constava anche di altre attrezzature di recupero, fra le quali una leggera gru a braccio, sul lato sinistro, da utilizzare quando venivano effettuate riparazioni.
I primi Bergepanther furono assegnati ai reparti nella primavera del 1944, dopo che le trasformazioni erano stata eseguite dalla ditta DEMAG di Berlino. Alla fine della guerra erano stati prodotti 297 esemplari, ma non tutti erano pienamente equipaggiati. I Bergepanther a pieno standard si dimostrarono, invece, di valore inestimabile e non sorprende che venissero concentrati nei reparti Panther, Tiger e Königstiger.
In servizio essi avevano un equipaggio di cinque uomini e molti conservavano la mitragliatrice da 7,92 mm nella parte anteriore dello scafo, mentre molti altri furono armati anche con un cannoncino da 2 cm trasportato sul davanti della sovrastruttura aperta ed installato su di un supporto che ne consentiva l'impiego in funzione contraerei o contro bersagli terrestri. Ancorché si trattasse della trasformazione di carri esistenti, la combinazione di verricello e vomere posteriore e la configurazione generale resero tali mezzi i migliori veicoli recupero della Seconda guerra mondiale.

Bibliografia: Vedi pagina contatti

 

 

Veicolo Corazzato Speciale
Bergepanther