GermaniaItalia
Giappone
U.K.
Bishop
U.R.S.S.
Germania
Italia
Giappone
Usa
U.K.
Cariche di demolizione
Bangalore Torpedo
Flagelli Sminatori
Churchill AVRE
CDL
Posafascine
ARV
Sherman BARV
Rulli Sminatori
Trattori di Artiglieria
Terrapin
DD Sherman
Crocodile
Wasp
U.R.S.S.
Germania
Italia
Giappone
U.K.
U.R.S.S.
SU-76
JSU-12, JSU-125
Nonostante
lo scarso successo, dovuto agli scafi troppo pesanti, nell'impiego su strada
non erano inferiori ad altri modelli e diedero buoni risultati.
Caratteristiche Tecniche
Equipaggio: 4
uomini
Peso: (in ordine di combattimento) 5.700
kg
Motore: Daimler-Benz, Büssing-NAG o
Magirus a benzina, raffreddato ad acqua, da 60-80 hp
Dimensioni:
- Lunghezza totale 5,57mt
- Larghezza 1,82 mt
- Altezza 2,25 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 65km/h
- Autonomia su strada 250 km
- Autonomia fuoristrada 200 km
- Guado 0,6 mt, Pendenza 20°
Cenni Storici
L'autoblindo pesante Schwerer Panzerspähwagen SdKfz (Sonder Kraftfahrzeug
= veicolo speciale) 231, 6x4, ebbe origine presso il centro sperimentale di
Kazan costituito nell'Unione Sovietica negli anni venti. Ivi l'industria automobilistica
tedesca sviluppò uno scafo di autoblindo 8x8 che si rivelò troppo
costoso per meritare uno sviluppo ulteriore, cosicché venne invece
sperimentato un telaio 6x4. Il modello utilizzò come base un telaio
di autocarro e venne originariamente prodotto dalla Daimler-Benz, ma successivamente
vennero utilizzati telai e motori Büssing-NAG e Magirus; i telai vennero
provvisti di scafi e di torrette di tipo adatto e vennero modificati in modo
da consentire la guide sia anteriore che posteriore del mezzo. Le prime prove
dimostrarono la necessità di un assale anteriore più robusto
e di una revisione del radiatore. Il veicolo definitivo entrò in distribuzione
nell'esercito tedesco nel 1932, dopodiché la produzione continuò
fino al 1935 raggiungendo un totale di 1000 veicoli circa.
Le autoblindo 6x4 non si rivelarono un grosso successo; gli scafi corazzati
erano veramente troppo pesanti per i telai di autocarri destinati a sostenerli,
avevano un motore insufficiente e limitate capacità di movimento su
terreno vario. Nell'impiego su strada non erano però inferiori ad alcun
altro modello e diedero buoni risultati prima in occasione delle occupazioni
dell'Austria (1938) e della Cecoslovacchia (1939) e successivamente nei combattimenti
in Polonia e in Francia. Dopo il 1940 furono ritirate dall'impiego in prima
linea.
I primi esemplari delle autoblindo a sei ruote erano dotati soltanto di una
mitragliatrice MG 34 da 7.92 mm in torretta, ma la versione di cui fu dotata
la maggioranza dei plotoni delle unità motorizzate tedesche fu la SdKfz
231 con torretta armata di cannone da 20 mm - in origine il KwK 30 (Kampfwagen
Kanone = cannone per carro) - ma successivamente il KwK 38 a più elevata
cadenza di tiro. Vi era poi una mitragliatrice MG 34 da 7,92 mm montata coassialmente
al cannone ed esisteva l'installazione per una mitragliatrice contraerei sul
tetto della torretta. La SdKfz 231 trovò impiego come veicolo tattico
(assumendo un ruolo di combattimento nell'appoggio diretto di fuoco a reparti
di fanteria motorizzata montati su autocarri o, successivamente, su semicingolati),
ma a volte venne anche impiegata in appoggio ai reparti esploranti leggeri
delle formazioni corazzate.
Un altro mezzo molto simile alla SdKfz 231 fu la Sdkfz 232, che era fondamentalmente
una SdKfz 231 provvista di un apparato radio di grande portata che richiedeva
l'installazione di una grande antenna esterna sporgente sopra la torretta
e sulla parte posteriore dello scafo. Un altro veicolo similare fu la SdKfz
263, anche questa provvista di una grande antenna, ma con torretta fissa e
predisposta per una sola mitragliatrice. La SdKfz 263 venne impiegata come
autoblindo comando.
Bibliografia: Vedi pagina contatti
Autoblindo Leggera |