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SU-76
JSU-12, JSU-125
Caratteristiche
Tecniche
Equipaggio: 2 uomini
Peso: 5.900 kg
Motore: GAZ 202 a benzina da 70 hp
Dimensioni:
- Lunghezza 4,11 mt
- Larghezza 2,33 mt
- Altezza 1,95 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 44 km/h
- Autonomia su strada 360 km
Armamento:
- Una mitragliatrice DShK da 12,7 mm
Foto: T-40 |
Cenni Storici
Nonostante il mancato successo della serie T-37 e T-38, nel 1938, a Mosca,
fu assegnato ad un gruppo di progettazione il compito di produrre un mezzo
sostitutivo del T-38, ma questa volta fu decisa la produzione di una versione
anfibia (T-30A) e di una non anfibia (T-30B) dello stesso progetto.
Completato nel corso del 1939 ed omologato verso la fine dell'anno, il T-30A
entrò in servizio nell'esercito sovietico come T-40. Al fine di accelerarne
la produzione, il carro era stato progettato, fin dall'inizio, in modo da
poter utilizzare il maggior numero di componenti automobilistiche di serie,
ma la produzione risultò ugualmente sorprendentemente lenta, senza
dubbio a causa della bassa priorità attribuita in quel periodo ai carri
armati leggeri.
Rispetto ai precedenti T-37 e T-38, il T-40 appariva completamente rinnovato;
manteneva l'equipaggio di due uomini, ma la piccola torretta, provvista di
una mitragliatrice DShK da 12,7 mm, era montata in una posizione meno eccentrica
e più ortodossa. La parte posteriore dello scafo era piuttosto voluminosa
dovendo contenere le necessarie camere di galleggiamento. Le versioni della
produzione originaria presentavano una prua smussata che mal si adattava alle
esigenze di galleggiamento e che, successivamente, venne arrotondata per conferire
al carro una linea più aerodinamica, la nuova versione fu designata
T-40A. La propulsione in acqua era assicurata da un'elica posta sul retro,
dove era situato anche un timone di direzione.
Il principale difetto del T-40 continuava ad essere rappresentato dalla sua
sottile corazzatura: appena 7 mm, con uno spessore massimo di 14 mm. Nel 1940
tali valori erano giudicati di gran lunga insufficienti, soprattutto alla
luce dell'esperienza dei combattimenti dell'inverno precedente in Finlandia;
si pensò allora che, rinunciando alle proprietà anfibie del
T-40, si sarebbe potuto aumentare lo spessore della corazza del carro che
avrebbe potuto essere pertanto distribuito ad unità corazzate per le
quali il superamento di corsi d'acqua costituiva una probabilità poco
frequente. Fu prodotto un veicolo conosciuto come T-40S, ma poiché
si vide che questo modello, oltretutto più voluminoso e più
ingombrante, impegnava un maggior numero di risorse di produzione rispetto
al modello originario, il progetto fu abbandonato.
Al suo posto fu deciso di impiegare il T-30B, la versione non anfibia dei
prototipo prodotti nel 1939; introdotta in servizio con la designazione T-60,
sostituì il T-40 quale nuovo carro armato leggero da ricognizione dell'esercito
sovietico. Per queste ragioni la produzione del T-40 cessò dopo la
costruzione di soli 225 esemplari circa (un numero davvero irrilevante per
gli standard sovietici), e la serie dei carri armati leggeri anfibi sovietici
finì bruscamente.
Bibliografia: Vedi pagina contatti
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