Churchill ARK Mk I

Cenni Storici
Negli anni che precedettero immediatamente la Seconda Guerra Mondiale l'esercito britannico svolse una notevole attività sperimentale per la produzione di carri-ponte ed una delle principali realizzazioni fu un ponte a forbice trasportato e posato da un carro Covenanter.
Durante i primi anni della guerra, peraltro, tale attività lasciò il passo ad altri più importanti impegni fino a quando lo sbarco a Dieppe del 1942 mise chiaramente in luce l'esigenza operativa di veicoli da ponte corazzati, sia per il superamento di fossati pini d'acqua o asciutti, sia per quello di dighe foranee da parte di altri veicoli.
Il primo "veicolo corazzato portarampa" (Armoured Ramp Carrier = ARK) fu prodotto alla fine del 1943 dalla 79^ divisione corazzata. Esso fu una trasformazione, nota come ARK Mk I, di un carro Churchill che venne privato della torretta, coprendo con una piastra di chiusura (con portello di accesso al centro) saldata il vuoto lasciato dalla torretta. Al di sopra dei cingoli furono applicate due guide di scorrimento in legno su di una nuova sovrastruttura e, nella parte anteriore, in linea con le guide, furono installate due rampe, ciascuna lunga 1,05 mt. Altre due rampe furono ubicate nella parte posteriore, lunghe, ciascuna, 1,72 mt. Nell'impiego, l'ARK veniva accostato e spinto il più possibile in cima all'ostacolo, le rampe anteriori e posteriori venivano poi abbassate dalle posizioni di marcia ed altri veicoli potevano allora servirsi dell'ARK per superare l'ostacolo. Il mezzo poteva essere anche spinto entro un fossato, con acqua o senza, per fungere da ponte.

 
Foto: Due ARK Mk II sono utilizzati per consentire ad altri veicoli di superare un burrone profondo. Il primo ARK è stato portato nel burrone e l'altro gli è montato sopra, dopodiché le sue rampe sono state abbassate per formare un ponte. Il burrone era stato formato dal fiume Senio, in Italia, nell'Aprile del 1945.

 

L'ARK Mk I venne presto integrato dall'ARK Mk II, anche questo basato su carro Churchill e con la stessa sovrastruttura/configurazione delle rampe. Le rampe dell'Mk II erano molto più lunghe da entrambe le parti (3,8 mt) ed il complesso delle guide e rampe di destra era largo da metà (0,61 mt) dell'altro (1,213 mt), per consentire l'utilizzazione dell'ARK come parte di una più ampia gamma di veicoli.
Quando l'ARK arrivava in corrispondenza di un'interruzione esso vi scivolava dentro dopodiché, allentati i cavi, le rampe si distendevano, e altri veicolo potevano così superare l'ostacolo mediante il ponte ARK. In Italia, l'8^ armata produsse i propri ARK Mk II, ma li rese molto più semplici, omettendo le guide di scorrimento installate sul carro Churchill; vennero utilizzati invece direttamente come guide i cingoli stessi del Churchill e la sommità del suo scafo. Queste versioni furono battezzate ARK Mk II Italian Pattern (Modello Italiano).
Numerose varianti vennero prodotte sul progetto-base ARK; una fu un sistema a rampe rialzate trasportato su di un carro Churchill, chiamato Churchill Great Eastern (grande orientale) ma esso venne abbandonato. Alcuni Sherman vennero trasformati in un rustico mezzo equivalente all'ARK Mk II, ma furono molto pochi. Un altro sistema, chiamato Churchill Woodlark (allodola), fu in genere simile all'ARK Mk II, ma esso entrava in azione con le rampe abbassate e chiuse che venivano aperte e messe in posizione mediante l'utilizzazione di razzi all'estremità di ogni rampa; altri razzi venivano usati per neutralizzare l'urto delle rampe contro il terreno. Questo modello non superò la fase delle prove.
Non si hanno dati caratteristici su queste trasformazioni, ma un ARK Mk II Churchill aveva un equipaggio di quattro uomini e pesava 38,5 t. La maggior parte delle trasformazioni vennero fatte utilizzando Churchill Mk III e Mk IV.

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